Dall’altro un’opposizione responsabile sui temi che eviti di scadere in posizioni populiste che rischiano di creare un’isolamento e un’alienazione del consenso da parte di un elettorato che, pur giudicando positivamente l’indiscusso valore di una figura come Draghi, non vede di buon occhio una maggioranza così eterogenea.
Se alla prima categoria possiamo ascrivere la linea portata avanti da alcuni fuoriusciti del Movimento Cinque Stelle, da Paragone e da talune componenti dell’estrema sinistra, nella seconda rientra il posizionamento di Fratelli d’Italia.
Dei due differenti modi d'essere opposizione al governo Draghi scrive il collega Francesco Giubilei, presidente della Fondazione Tatarella, autore del libro Giorgia Meloni e la rivoluzione dei conservatori sulle pagine di Formiche, in un interessante articolo che potete leggere integralmente cliccando qui
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