Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per la prima volta nella storia repubblicana, ha chiamato a raccolta tutte le forze politiche, senza alcuna distinzione e tanto meno discriminazioni, indipendentemente dalle singole storie, dalle culture di riferimento, dalle appartenenze, dai retaggi più o meno stretti con il passato. Questo significa che non ci sono più e non ci saranno più 'archi costituzionali', dai quali per quasi mezzo secolo venivano esclusi pezzi consistenti di popolo italiano. Non ci sono più 'conventio ad escludendum' per nessuno. Si è, dunque, definitivamente chiuso il dopoguerra".
Ad affermarlo in una nota è Riccardo Pedrizzi, ex esponente di Alleanza Nazionale già Presidente della Commissione Finanze e Tesoro del Senato."Tutti i partiti, oggi, nessuno escluso - continua Pedrizzi - sono riconosciuti come degni, adeguati e necessari per salvare il Paese e tutti vengono legittimati dal capo dello Stato e, di conseguenza, la legittimazione, come sta accadendo, avviene reciprocamente tra tutti i partiti che intendono sostenere il governo di Mario Draghi. Persino Stefano Fassina, parlamentare di Leu, economista con una grande cultura politica e di indubbia onestà intellettuale, ha chiesto che 'la sinistra deve stare al governo con la Lega e anche con Fratelli d'Italia se anche quest'ultima appoggerà Draghi' perché si tratta 'di una grande opportunità per entrambi gli schieramenti..... Collaborare con la nuova compagine di governo significa legittimarsi a vicenda, a dispetto di quanto è successo negli ultimi anni'". "
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