Il collega Francesco Storace dalle pagine di 7 colli, interessante sito di informazione politica, di cui consiglio quotidiana lettura, pubblica la lettera appello firmata da 24 esponenti della disciolta Alleanza Nazionale affinché Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia cambi idea sul sostegno al nuovo esecutivo guidato dall'ex presidente della Bce. Una lettera che Francesco Storace, come afferma nell'articolo che riportiamo integralmente avrebbe firmato tranquillamente.
Quella lettera a Giorgia Meloni fa riflettere. Perché se 24 ex parlamentari di Alleanza Nazionale si rivolgono alla leader di Fratelli d’Italia per invitarla a non restare all’opposizione del governo Draghi, un significato ce l’ha. Si tratta di personalità che non chiedono ministeri o candidature.
Ma solo ascolto, come si deve a chi fa fatto parte di una storia comune. Non sempre accade, ma è comunque dovuto.
L’appello a Giorgia Meloni
“Ventisette anni fa nasceva la Destra di governo. Ventisette anni dopo sarebbe irragionevole assistere alla regressione di quella svolta storica astenendosi o addirittura negando la fiducia al costituendo governo guidato da Mario Draghi. Tanto più ove si consideri che allo stesso è affidata l’imponente missione di ricostruire una nazione funestata dalla pandemia e dalla crisi economica”. Sono le prime righe della lettera-appello a Giorgia Meloni firmata dai 24 ex An. “Non dimentichiamoci – scrivono – che l’utilizzo delle ingenti risorse europee che saranno disponibili a breve richiederanno un forte processo di riforme e di innovazione. Da cui la destra non può escludersi, affinché tutto avvenga finalmente fuori dalle logiche clientelari che hanno caratterizzato il precedente esecutivo. In questo senso, il tentativo affidato a Draghi è autenticamente patriottico: chiunque vi parteciperà , contribuendo al suo successo, avrà dato prova concreta di riuscire ad anteporre la nazione alla fazione. Al contrario, ostinarsi a invocare elezioni anticipate in un contesto come quello appena tratteggiato rischia di apparire come una fuga dalle responsabilità ”.
Per patriottismo
“Un atteggiamento che mal s’attaglierebbe –avvertono – a chi dice di avere il patriottismo nel proprio Dna politico-culturale. Per questo ci ostiniamo a ritenere non ancora definitivo l’annunciato ’no’ o la ventilata astensione di Fratelli d’Italia al governo Draghi. Ritirarsi sotto la tenda e da lì abbaiare alla luna equivarrebbe ad un suicidio culturale, morale e politico. Un atteggiamento che gli italiani di oggi non capirebbero e che quelli di domani non mancherebbero di condannare». Ecco l’elenco dei 24 ex parlamentari ed esponenti An: Viviana Beccalossi, Giorgio Bornacin, Fabio Chiosi, Antonio Cilento, Massimo Corsaro, Giovanni Collino, Nicola Cristaldi, Andrea Fluttero, Mario Landolfi, Gennaro Malgieri, Lucio Marengo, Matteo Masiello, Giuseppe Menardi, Leo Merola, Riccardo Migliori, Giovanni Miozzi, Silvano Moffa, Sabino Morano, Franco Nappi, Rosario Polizzi, Cosimi Proietti, Daniele Toto, Vincenzo Zaccheo, Marco Zacchera.
La pubblico così. Nessuno tra loro me l’ha chiesto, ma probabilmente l’avrei firmata anche io. E sarei felice di una risposta garbata e positiva della Meloni a un appello che ha grande fondamento.
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