"Qualunque evento importante e di dimensioni così tragiche, quale è stato il massacro delle Foibe, deve essere ricordato. Basta che il ricordo non sia mera retorica, che ricordare significhi comprendere cosa è avvenuto, le sue cause, le conseguenze".
Parole chiare, inequivocabili quelle pronunciate dal filosofo e studioso Massimo Cacciari ai colleghi dell'Adn Kronos in vista del Giorno del Ricordo previsto per il 10 febbraio.
"Ricordare, spiega Cacciari, è un esercizio della mente, non dei sentimenti. Se ricordare significa fare un’analisi di quali sono state le cause, le colpe, i responsabili, allora ha senso, se no non ne ha nessuno".
E sulla tragica ricorrenza, aggiunge : fu uno dei tanti effetti della seconda guerra Mondiale. Ci sono stati eccidi da ogni parte e di ogni genere ovunque, basti pensare quanto avvenne in Polonia, tra tedeschi, russi e polacchi. Ha generato odio ovunque. E poi a seguire, reazioni tragiche, reazioni di vendetta. Purtroppo, conclude Cacciari, è la guerra.
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