Matteo Salvini non cede ai "richiami" di chi vorrebbe una Lega maggiormente dialogante sull’ipotesi di un governo di unità nazionale. Archiviate le, seppur timide aperture, mostrate la settimana scorsa, il segretario leghista chiude la porta a ogni piano B che sia diverso dalla richiesta di voto politico anticipato. E conferma, per ora, di aver intrapreso la strada del no all’esecutivo di "salvezza nazionale" come vorrebbero gli alleati di Forza Italia e le forze
centriste (ma non Fratelli d’Italia), anche se non smentisce le indiscrezioni riguardo a contatti con Italia viva.
Se non trovano l'accordo, precisa Salvini, all'interno della maggioranza uscente, la soluzione più efficace è quella di ridare la parola agli italiani: qualunque governo venga fuori dagli accordi sotto banco di palazzo non è la soluzione per questo paese. Mi sembra più serio restituire la parola agli italiani che un governo di larghe.
Io spero, precisa il leader leghista, che entro questa sera si arrivi ad una soluzione. O trovano un accordo Conte, Di Maio, Zingaretti o entro aprile, in totale sicurezza, 60 milioni di italiani potrebbero scegliere il loro governo.
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