Centrodestra in ordine sparso. Matteo Salvini e Giorgia Meloni restano fermi sulla necessità del voto anticipato, anche dopo che il capo dello Stato Sergio Mattarella ha annunciato un governo di alto profilo senza "formula politica" e convocato al Colle Mario Draghi per domani mattina. Il presidente di Fratelli d'Italia non ha dubbi e rilancia con forze le urne: "noi pensiamo sia decisamente meglio dare la possibilità agli italiani di votare, per avere una maggioranza coesa e forte che possa governare cinque anni e dare all’Italia le risposte coraggiose di cui ha bisogno".
Il leader leghista è meno diretto della sua alleata, ma la sostanza non cambia, e -almeno per ora- resta per le elezioni e cita la Carta: ’L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al Popolo…’. Articolo 1 della Costituzione Italiana". Poi a porta a porta lancia l’affondo contro il Colle: "infelice e ingiusto accostare il voto al contagio", dice il leader della Lega che avverte: non si usi la pandemia per evitare le elezioni, sennò dovremo spiegare agli elettori calabresi e ai milioni di italiani che voteranno alle amministrative in primavere che sono delle "cavie".
Manca all’appello Silvio Berlusconi, che resta in silenzio e fino a qualche giorno fa si era detto disponibile a un esecutivo di unità nazionale. Fonti azzurre riferiscono che il cavaliere di Arcore si riserva di confrontarsi con gli alleati. Raccontano però che l’ex premier abbia riservato parole di stima a Draghi, ricordando di aver sponsorizzato la sua candidatura alla presidenza della Bce. Del resto, riecheggianoancora le sue recenti aperture a un governo dei migliori. E chi, se non Draghi, corrisponde all’identikit tracciato dal leader azzurro?
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