Il servizio di Report sulla strage di Bologna è fazioso e non idoneo a una rete del servizio pubblico. Lo scrive Federico Mollicone, fondatore e coordinatore dell’Intergruppo parlamentare “La verità oltre il segreto” e membro della commissione di Vigilanza Rai.
Report si vanta di fare giornalismo investigativo”, precisa Mollicone, ed invece, “Sigfrido Ranucci e la sua squadra selezionano alcuni fatti, spesso non definiti e, se giudiziari, presentati come dogmi” anche “se in fase istruttoria o nei primi gradi di giudizio”.
Report si vanta di fare giornalismo investigativo”, precisa Mollicone, ed invece, “Sigfrido Ranucci e la sua squadra selezionano alcuni fatti, spesso non definiti e, se giudiziari, presentati come dogmi” anche “se in fase istruttoria o nei primi gradi di giudizio”.
Secondo Mollicone, “quella dei mandanti è la solita storia trita e ritrita dei servizi segreti deviati e della P2 che cerca di ribaltare in maniera speculare e contraria la pista, molto circostanziata e documentata in atti, del ruolo della rete Separat di Carlos ‘lo Sciacallo’ e della ritorsione dei palestinesi per i fatti di Ortona con il filo rosso del Lodo Moro e della santuarizzazione del nostro territorio”, mentre “i documenti citati da Paolo Bolognesi, già deputato del Pd, sono stati già smentiti nel dibattimento sul crack del Banco Ambrosiano e rigettati inizialmente da una parte della Procura di Bologna che giustamente persegue la verità giudiziaria e non le tesi precostituite”
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