"Si tratta di una iscrizione doverosa, sottolinea il procuratore aggiunto Francesco Pinto, perché deve essere chiaro che nel nostro ordinamento il razzismo e l'antisemitismo non sono opinioni ma delitti e la reazione deve essere immediata quando succedono certi fatti".
L'articolo 2 della legge Mancino punisce "chiunque, in pubbliche riunioni, compia manifestazioni esteriori od ostenti emblemi o simboli propri o usuali delle organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi" che incitano alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi.
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