"Il Veneto ha un assessore all’istruzione che canta senza alcuna vergogna il motivo fascista Faccetta nera. A quanto pare la scuola che ha in mente la Donazzan è quella del ventennio quando gli insegnanti che non erano allineati al regime venivano licenziati". Lo afferma Alessia Rotta, deputato del Partito Democratico presidente della Commissione ambiente, territorio e lavori pubblici, commentando la notizia dell’assessore veneto all’istruzione Elena Donazzan che ha intonato ’Faccetta nera’ nel corso di una trasmissione radiofonica.
Quando qualcuno le ha fatto notare, precisa Rotta, che una figura istituzionale cosi importante non può sdoganare il fascismo, lei non solo non si è scusata, ma ha risposto che la libertà non si predica, si difende: la libertà di pensiero deve essere sempre legata alla libertà delle persone. Qui non si tratta di libertà . Il regime fascista rappresentò l'esatto opposto: violenza, sopraffazione, brutalità .
L'apologia di fascismo, ricorda Rotta, è ancora reato in questo paese almeno fino a quando lei ed il suo partito di ultradestra non torneranno al governo. Il tentativo di Zaia di far apparire moderata la sua coalizione di governo falliscono miseramente di fronte a queste esibizioni di intollerabile revisionismo storico.
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