Il sistema dei campi rom di Roma Capitale è stato ideato e realizzato dal binomio Lega - Fratelli d’Italia. Nacque con l'emergenza nomadi, messa in piedi nel 2008 da Maroni come ministro dell'Interno e da Alemanno come sindaco. Un sistema che ha prodotto veri e propri ghetti, arrivati a costare 30 milioni di euro l'anno. Soldi sottratti ai servizi per i cittadini. Cosi scrive, commettendo un errore perché nel 2008 non esisteva ancora Fratelli d'Italia bensì era in vita ancora la destra di governo incarnata da Alleanza Nazionale, di cui Gianni Alemanno era uno dei massimi esponenti, Giuliano Pacetti, capogruppo in consiglio comunale di Roma del Movimento Cinque Stelle.
Oggi Politi e Bordoni fingono di dimenticare tutto ciò e precipitano nel ridicolo. Due esponenti della Lega che accusano l'amministrazione Raggi di voler riparare ai danni prodotti dai loro colleghi di partito. Siamo alla follia.
L'esponente del Movimento Cinque Stelle inoltre precisa: tra campi ed insediamenti abbiamo chiuso Camping River, Foro Italico e Schiavonetti. Siamo in dirittura d'arrivo per Barbuta e Monachina
I soldi investiti per la chiusura dei campi serviranno a mettere fini a questa pagina buia e rappresentano una goccia nell'oceano rispetto agli sprechi causati dalla Lega per aprirli e mantenerli. Loro i campi li hanno aperti e foraggiati, generando sprechi enormi noi li chiudiamo assicurando risparmi da reinvestire a beneficio di tutti i cittadini.
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