“Sono orgoglioso di quello che ho fatto”. Poche e chiare parole pronunciate dal senatore Matteo Salvini all’uscita dell’udienza preliminare a suo carico a Palermo. Un’udienza conclusasi con il rinvio al 20 marzo e che vede il leader della Lega accusato di sequestro di persona e di rifiuto d’atti d’ufficio per la vicenda che riguarda lo sbarco negato per venti giorni nell’agosto del 2019 alla Open Arms. L'avvocato Giulia Bongiorno, che difende l'ex ministro dell'Interno ha prodotto una copiosa quantità di documenti, e chiesto la produzione di altri, tra cui il diario di bordo e le mail. Documenti che dovranno essere tradotti e per questo il prossimo 14 gennaio verrà nominato dal tribunale di Palermo un traduttore. Bongiorno ha anche chiesto l’acquisizione della testimonianza a Catania dell’ex ministro Danilo Toninelli. La procura e i difensori delle parti civili si sono invece riservati di chiedere le esclusioni dei documenti non pertinenti e fino a 5 giorni prima potranno presentare controdeduzioni rispetto alle prove presentate dalla difesa
domenica 10 gennaio 2021
Open Arms, udienza per Salvini rinviata al 20 marzo
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di Giuseppe Parente
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