La procura della Repubblica di Milano cosi porta a casa la prima pena nella vicenda della presunta vendita gonfiata del capannone di Cormano, mentre si appresta a chiedere il processo immediato per gli altri arrestati, tra cui i due revisori contabili per la Lega in Parlamento Alberto Di Rubba e Andrea Manzoni, e continua a scavare su presunti fondi neri per il Carroccio.
"Io direttamente non ho avuto rapporti con loro, quindi se indirettamente ci sono stati saranno i giudici a stabilirlo", ha spiegato, dopo la ratifica del patteggiamento da parte del giudice per le indagini preliminari Raffaella Mascarino, Sostegni, 62 anni, in carcere da luglio e ai domiciliari da novembre, intendendo con quel "loro" esponenti della Lega.
E sulla possibilità che parte dei soldi raccolti da Di Rubba e Manzoni siano finiti al partito, Sostegni, difeso dall'avvocato Giuseppe Alessandro Pennisi, ha risposto: "Non lo escludo, però mi piace parlare delle cose che so, io non li ho visti quei soldi". E ancora: "Mi sono sentito usato in un gioco molto più grande di me, ora altri dovranno chiarire".
"Io direttamente non ho avuto rapporti con loro, quindi se indirettamente ci sono stati saranno i giudici a stabilirlo", ha spiegato, dopo la ratifica del patteggiamento da parte del giudice per le indagini preliminari Raffaella Mascarino, Sostegni, 62 anni, in carcere da luglio e ai domiciliari da novembre, intendendo con quel "loro" esponenti della Lega.
E sulla possibilità che parte dei soldi raccolti da Di Rubba e Manzoni siano finiti al partito, Sostegni, difeso dall'avvocato Giuseppe Alessandro Pennisi, ha risposto: "Non lo escludo, però mi piace parlare delle cose che so, io non li ho visti quei soldi". E ancora: "Mi sono sentito usato in un gioco molto più grande di me, ora altri dovranno chiarire".
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