Andiamo a bruciargli casa’, "la Regione arretra, le donne avanzano. Molto più di 194, questa è guerra. Questi sono i testi di alcuni cartelli esposti contro Giorgia Latini, assessore alla cultura della Regione Marche, la cui unica colpa è quella di essere anti abortista.
All'esponente della Lega, vittima di un brutto episodio di violenza politica, che condanniamo senza se e senza ma, è arrivato il sostegno del governatore Francesco Acquaroli."Esprimo vicinanza e sostegno all’assessore Giorgia Latini, oggetto di questo violento attacco, solo per aver espresso la sua legittima e personale opinione in merito alla difesa della vita e al sostegno alla maternità .
Condanno e rifiuto questa violenza verbale che da molti anni non apparteneva al dibattito nella nostra regione. Si possono, conclude il governo Acquaroli, avere legittimamente opinioni divergenti, senza però mai scadere nelle minacce.
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