Nella sua lettera, il discendente di Vittorio Emanuele III, il firmatario delle leggi razziali, ha riconosciuto i tori di Casa Savoia ed ha chiesto perdono al popolo ebraico, nella speranza di voltare pagine, pur senza dimenticare l'immane tragedia, e di guardare al futuro.
La lettera di scusa del giovane discendente di casa Savoia non poteva non scatenare polemiche anche di natura politica, sollevate da Mariano Falcone, ex segretario provinciale della Lega a Salerno, leader della Lega Meridionale che in una breve dichiarazione rilasciataci ha dichiarato: " Emanuele Filiberto di Savoia dopo aver chiesto scusa agli ebrei italiani per le leggi razziali chieda perdono anche per il milione di meridionali assassinati dai suoi avi, per le donne violentate, per bambini ed anziani fucilati, per interi paesi dati al fuoco".
Chieda, conclude Falcone, perdono per l'olocausto e la pulizia etnica nei confronti dei popoli meridionali.
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