«Sto subendo minacce ed insulti: pazienza, non è la prima e non sarà l’ultima volta, non accetto però lezioni sull’approccio che l’Italia tutta dovrebbe avere sui temi relativi al secondo conflitto mondiale». Lo sostiene l’assessore veneto all’istruzione Elena Donazzan sulle polemiche per aver intonato “Faccetta nera” alla radio. «Un periodo da consegnare definitivamente alla storia per ottenere una reale ed effettiva pacificazione nazionale -continua – assicurando dignità di memoria a tutti coloro hanno sacrificato la propria vita durante la guerra civile tra il 1943 ed il 1945».
Se a sinistra, rileva Donazzan, «tra i pochi che condividono questa necessità , qualcuno si è sentito offeso, me ne scuso». «A tutti quelli, invece, che non vedono l’ora di sfruttare certe strumentalizzazioni per ribadire odio e livore – osserva – non ho nulla da dire. Sarebbe inutile». Donazzan conclude: «ora passo e chiudo, perché da assessore della mia amata terra, il Veneto, ho cose molto più importanti di cui occuparmi».Poco dopo queste dichiarazioni, l’assessore non risulta più comparire sui social. Il suo profilo non appare più su Facebook, Instagram e Twitter, come ci racconta Ugo Maria Tassinari, dal suo blog, di cui consiglio una attenta ed approfondita lettura, in un interessante articolo che potete leggere per intero cliccando qui
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