Il 7 gennaio 1978, i Nuclei armati per il contropotere territoriale uccisero a colpi di calibro 38 due giovani attivisti del Fronte della Gioventù Franco Bigonzetti e Francesco Ciavatta, che caddero davanti alla sede del Movimento Sociale Italiano di via Acca Larenzia, mentre il terzo caduto Stefano Recchioni, venne ucciso qualche ora dopo durante gli scontri scoppiati con le forze dell'ordine a seguito di una manifestazione di protesta organizzata davanti alla sede dai giovani missini. Della morte di Recchioni fu accusato un capitano dei carabinieri che fece fuoco quella sera ma fu assolto.
A ricordare la strage di Acca Larenzia, di cui oggi ricorre il quarantatreesimo anniversario è Giorgia Meloni, leader indiscussa di Fratelli d'Italia che dalla sua pagina Facebook scrive: "Quarantatré anni fa la strage di Acca Larenzia, una tragedia rimasta ancora senza colpevoli. È una ferita mai rimarginata perché per Franco Bigonzetti, Francesco Ciavatta e
Stefano Recchioni non c’è stata nessuna giustizia. Onoriamo la memoria di questi tre giovani innocenti, vittime del terrorismo e della violenza politica, e continuiamo a chiedere che sia fatta piena luce su una delle pagine più buie della nostra storia nazionale".
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