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sabato 5 dicembre 2020

Spiagge e stabilimenti balneari, Lucia Vuolo: “estendere le concessioni demaniali marittime attualmente valide”

Ennesima pugnalata inflitta agli operatori balneari. Cosi Lucia Vuolo, parlamentare europea della Lega eletta nel collegio meridionale commenta la notizia della lettera di messa in mora all'Italia sulle concessioni balneari. In un momento di crisi economica drammatica dovuta alla pandemia ed alle sue conseguenze l'Europa lancia un segnale indegno agli operatori del settore, sentinelle delle nostre spiagge, che hanno investito notevoli risorse per cercare di risollevare il settore durante un'estate davvero difficile.
Su questo argomento, ricorda Vuolo, la Lega al Parlamento Europeo aveva scritto al commissario Breton, senza neppure ricevere risposta. In piena pandemia, mentre si pensa a come affrontare la crisi e sostenere famiglie ed imprese, la priorità dell'Unione Europea è verificare se l'Italia rispetta le direttive. L'atteggiamento ostile dell'Unione Europea, continua Vuolo, è consentito dall'inaccettabile assenza del governo italiano, totalmente inesistente, e dal ministro Franceschini che a Bruxelles non si è mai fatto vedere per difendere gli interessi di un comparto strategico per l'Italia e per il nostro sud."Con la Lega al Governo e il ministro Centinaio, la proroga di 15 anni non era stata contestata da Bruxelles perché l’esecutivo di allora aveva proposto un processo di riforma credibile a cui accompagnare l’estensione. Oggi è tutto fermo e i balneari rischiano di pagarne il conto, un conto salatissimo: assurdo e inaccettabile. Sono a rischio, conclude Lucia Vuolo, le sorti di migliaia di imprese, lavoratori, famiglie italiane: il Governo faccia sentire la sua voce sui tavoli Ue e
difenda il settore.

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