''Dico una cosa, mi autodenuncio: se la vigilia di Natale, il 25 e il 26 non si può uscire di casa, neanche per portare una coperta a chi dorme in strada e ha freddo, per portare un sorriso a distanza, io lo farò lo stesso. Porterò dei doni ai bimbi più sfortunati la vigilia, pranzare il 25 con i clochard, portare un pasto caldo e dorme in strada".
Parole chiare, dirette, che non lasciano dubbi ad interpretazione alcuna, quelle pronunciate dal senatore Matteo Salvini, leader indiscusso della Lega che si dice pronto a violare le misure che il governo si appresta a varare al fine di contenere la diffusione del coronavirus a Natale.
Non potete chiudere in casa, insiste Salvini, il cuore degli italiano, preannunciando che se il governo ha deciso il tutti chiusi in casa, io esco e aiuti gli altri.
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