Il mio lavoro, precisa Roberto Saviano, è tenere il fiato sul collo del potere, proporre idee, controllare e semmai partecipare. Ma ho sempre sentito la vocazione politica come diversa dalla mia, e penso che si possa fare politica solo per vocazione, indipendentemente dai risultato e dal costo personale psicologico che è enorme. Io, conclude Saviano, faccio già politica nelle mie scelte e nelle mie battaglie.
Alle ultime elezioni europee di domenica 26 maggio 2019 tra i candidati della Lega nel collega meridionale che comprende l'Abruzzo la Basilicata, la Calabria, la Campania, il Molise e la Puglia avrebbe poteva esserci niente poco di meno che scrittore anti camorra Roberto Saviano. D'altronde, nel corso degli anni, in tanti gli hanno chiesto di entrare in politica, anche la Lega, ma il noto scrittore non ha accettato e difficilmente accetterà tale proposta perché non è il suo lavoro. Lo ha precisato lo stesso Saviano al Salone del libro di Torino rispondendo ad una domanda su questo tema formulatagli da una giovane studentessa.
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