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domenica 13 dicembre 2020

Moncalieri(To), candidato depennato: avvisi di garanzia ai vertici regionali di Lega e Forza Italia


Avrebbero escluso alle scorse elezioni di Moncalieri, alle porte di Torino, un candidato: Stefano Zacà. Sono per questo indagati i deputati Paolo Zangrillo, coordinatore regionale di Forza Italia, Riccardo Molinari, capogruppo alla Camera e segretario piemontese della Lega, e Alessandro Benvenuto, responsabile provinciale del partito di Salvini. Il nome sarebbe stato eliminato a liste chiuse.
L’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Enrica Gabetta e dal pubblico ministero Gianfranco Colace, sarebbe partita da un esposto dei Radicali italiani. Alla viglia delle elezioni comunali di Moncalieri, uno dei candidati nella lista della Lega, Stefano Zacà, ex di Forza Italia, sarebbe stato escluso, cancellandone a penna il nome dall’elenco dei candidati, sui moduli di raccolta firme, dopo che le stesse firme erano state raccolte. Una richiesta, sempre secondo la ricostruzione della Procura, che sarebbe arrivata al leader piemontese della Lega Riccardo Molinari da Paolo Zangrillo, parlamentare e coordinatore regionale di Forza Italia.
Nell’avviso di fine indagini notificato nella giornata di  sabato 12 dicembre 2020  il sospetto è diventato ipotesi di reato: «Falsificazione materiale mediante alterazione e/o sostituzione di atto vero destinato a operazione elettorale», come previsto dal dpr numero 570 del 16 maggio 1960, commi 3 e 4. Quasi subito, i Radicali italiani avevano sollevato dubbi: «O la Lega ha raccolto le 67 firme necessarie per la presentazione su moduli dove non è presente nell’elenco dei candidati il nome di Stefano Zacà (e allora tutto bene), oppure i moduli di raccolta firme che la Commissione elettorale ha accettato senza eccepire nulla sono quelli dove il nome di Zacà è stato cancellato a penna: si tratterebbe di una manomissione inammissibile. Il modulo e le firme relative sarebbero nulle (e allora la lista della Lega doveva essere respinta per mancanza del numero delle firme necessarie)».


Zacà, ex capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale poi passato alla Lega, era stato poi riammesso alle liste grazie al Consiglio di Stato, dopo che il Tar del Piemonte ne aveva bocciato il ricorso.

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