Il consiglio comunale di Verona ha revocato la cittadinanza onoraria conferita allo scrittore Roberto Saviano nel 2008. . La proposta, approvata con 20 voti a favore, 7 contrati e un astenuto, è arrivata dal leghista Alberto Zelger ed è stata sottoscritta dai consiglieri Vito Comencini, Anna Grassi, Roberto Simeoni, Andrea Bacciga, Daniela Drudi, Laura Bocchi, Rosario Russo, Ciro Maschio e Gianmarco Padovani. Una proposta che il leghista aveva già espresso lo scorso anno.
Nella proposta di delibera si sostiene che la cittadinanza onoraria allo scrittore vada revocata per una serie di motivi tra cui il fatto che Saviano non avrebbe «mai sentito la necessità di ringraziare il Comune di Verona per tale riconoscimento o abbia espresso la volontà di venire a ritirarlo». Tra le motivazioni della revoca, secondo Zelger, vi sarebbe poi la condanna in cassazione per plagio del 2017 per alcuni articoli contenuti nel suo libro Gomorra: «vista questa sentenza, si indeboliscono quindi le motivazioni per cui è stata conferita la cittadinanza», recita la delibera.
Una revoca che non poteva non scatenare infinite polemiche politiche, dividendo come spesso accade il nostro paese in due fazioni: i pro e i contro Saviano. Tra le forze politiche favorevoli alla revoca della cittadinanza onoraria allo scrittore napoletano c'è Fortezza Europa, movimento identitario radicato nella città di Romeo e Giuletta, come dimostrano due post scritti su Twitter dal leader Emanuele Tesauro che riportiamo integralmente.
1)La giunta comunale di #Verona revoca la cittadinanza onoraria a #RobertoSaviano. Il quesito vero è per quali motivi gli è stata a suo tempo concessa?
2)Il signorino parla dall’attico di New York promuovendo droghe libere e immigrazione. No grazie le camorre si alimentano anche con i clandestini
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