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mercoledì 23 dicembre 2020

Giulianova, l'Anpi ritira la tessera al sindaco Costantini. La sua colpa: essersi avvicinato a Fratelli d'Italia

Jwan Costantini, sindaco di Giulianova, comune di oltre 23 mila abitanti della provincia di Teramo, espressione di diverse liste civiche, rappresenta uno dei tanti sindaci, consiglieri comunali, con la doppia tessera di partito.
Infatti accanto alla tessera della propria organizzazione, è anche tesserato all'associazione nazionale partigiani d'Italia.
D'altronde il nonno Ivan è stato partigiano ed ha combattuto, da protagonista, la battaglia di Bosco Martese, ed il giovane nipote, in più occasioni, si era dichiarato antifascista oltre che sincero democratico.
L'associazione nazionale partigiani d'Italia ha deciso di ritirare la tessera al sindaco Costantini. La sua colpa: quella di essere avvicinato, anche se non esiste, al momento, nessuna conferma di ciò, a Fratelli d'Italia. Queste sono le motivazioni del ritiro della tessera al sindaco Costantini diffuse alla stampa dalla locale sezione dell'Anpi. Motivazioni che riportiamo integralmente.


Apprendiamo via internet che il sindaco di Giulianova, iscritto all’ANPI, ha aderito a Fratelli D’Italia, formazione che s’ispira al fascismo e pratica la politica dell’intolleranza e del più becero nazionalismo – si legge in una nota della sezione ANPI di Giulianova -. Il fascismo è stato un movimento diventato partito e poi regime che in vent’anni di dittatura ha trascinato l’Italia in una immane tragedia materiale e morale. Oggi si presenta con caratteri diversi. E’ camuffato in varie forme. E’ necessario perciò averne la consapevolezza e soprattutto vigilare per scongiurare che una tale sciagura abbia a ripetersi”.
Per l’ANPI, che ricorda l’impegno dell’associazione per la pace, per il contrasto al neofascismo e ad ogni forma di razzismo, “ognuno degli associati può aderire liberamente a qualsiasi partito, purché non fascista. Da qui la decisione, viste le voci sull’avvicinamento di Costantini a Fratelli d’Italia, di togliergli la tessera.
“Come può Ivan Costantini, che si è dichiarato pubblicamente antifascista e si è richiamato in più di una occasione alla storia personale del nonno Ivan, che da studente lottò contro il fascismo e fu uno dei protagonisti della Battaglia di Bosco Martese, essere al tempo stesso un militante di un partito neofascista – conclude l’ANPI -. E’ incongruenza la sua ? Certamente sì. Per carità, egli è libero di fare le scelte che vuole. Ma non può continuare ad avere il piede in due staffe. Questo equivoco va sciolto al più presto perché rappresenta un oltraggio alla memoria dei tanti giovani di diverso orientamento politico, di diverso credo religioso e di diverse nazionalità che si immolarono sulle nostre montagne per riconquistare la democrazia e la libertà . Riteniamo pertanto – permanendo tale situazione – che non possa essere rinnovata la sua iscrizione alla sezione dell’ANPI di Giulianova”.

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