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mercoledì 9 dicembre 2020

Falcone: con la Lega Meridionale per affermare "Prima il Sud"





Mariano Falcone, gia' consigliere comunale a Scafati, in provincia di Salerno,  tra i  fondatori di Noi con Salvini, costola centro meridionale della Lega, ex segretario provinciale della Lega, insieme ad altri ex leghisti, per lo piu' campani, ha dato vita ad un movimento politico meridionalista denominato Lega meridionale. Gli obiettivi di questo movimento ,ci vengo chiariti, con maggiore precisione  da una nota che riportiamo integralmente.

PERCHE’ LEGA MERIDIONALE

 L’esigenza della nascita di un movimento politico unitario del sud nasce dalla volontà di far sì che il nostro popolo non deleghi più, in nome di interessi che non ci appartengono, il suo futuro nelle mani di partiti e politici nazionali. In 75 anni di Repubblica, e in 160 di occupazione, si è solo pensato ad usare il sud come serbatoio di voti, di manodopera e come discarica, ogni anno ci vengono sottratti 61 miliardi di euro e in Lombardia girano più treni che in tutte le regioni del sud, per fare un esempio non ci sono collegamenti diretti Napoli-Bari. Nessuno in Parlamento, se non per demagogia, compresi i parlamentari meridionali, si è mai battuto affinché non fossimo considerati colonia. Allora abbiamo bisogno di un partito che abbia il coraggio di dire “prima il sud” dopo che per 160 anni è stato abbandonato, ne abbiamo il diritto, ce lo siamo conquistato con anni di arretratezza voluta da un sistema di potere concentrato sul nord. Bisogna spostare al sud il piano di investimenti, per permetterci di essere competitivi, di poter tornare ad essere parte integrante di una nazione che ci ha sempre visto come la colonia da sfruttare, ci deve essere restituito quello che in un secolo e mezzo ci è stato tolto. Questo sistema, che fa della globalizzazione dei mercati e delle finanze, la sua politica economica non ci appartiene, il divario economico tra le due Italie aumenta ogni giorno che passa. Lo Stato per ripagare i suoi debiti, toglie ogni giorno al sud reti di solidarietà, sviluppo territoriale, risorse economiche e aumenta le tasse sul consumo. Per questo e tanti altri motivi che viviamo sulla nostra pelle, e che svilupperemo, nasce l’esigenza di un partito meridionalista unito, che dia voce a tutti coloro che oggi non hanno voce, che organizzi l’opposizione e la protesta. Che faccia proteste, progetti, che abbia l’ambizione di governare i territori, e solo allora torneremo ad essere responsabili del nostro destino e artefici del nostro futuro.

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