"Assistiamo in queste ore ad una polemica del tutto sterile e pretestuosa sulla composizione del governo regionale e sulla presenza di donne nel governo. Ciò che conta non è ciò che gli assessori hanno in mezzo alle gambe ma ciò che hanno in mezzo alle orecchie. E soprattutto come lo usano perr il bene dei siciliani". Lo ha detto in una nota Vincenzo Figuccia, deputato dell'Assemblea della Regione Sicilia eletto nelle fila dell'Unione di Centro da poche settimane scopertosi leghista.
Parole che non potevano non scatenare infinite polemiche politiche. Il deputato leghista è stato accusato di sessismo, per aver minimizzato la questione dell'esclusione delle quote rosa dalla giunta Musumeci, dopo il rimpasto voluto dal governatore. Ora tutti i 12 assessori della sua squadra di governo sono uomini: è stata rimossa Bernadette Grasso, responsabile delle Autonomie locali e della Funzione pubblica, e al posto è arrivato Marco Zambuto. E questo nonostante l'Ars abbia approvato lo scorso giugno una legge che garantirebbe il 30 per cento di alternanza di genere in giunta. Norma di cui Musumeci e i suoi sembrano essersi dimenticati.
Nessun commento:
Posta un commento