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giovedì 26 novembre 2020

Modena, minacce di morte ad Andrea Nanetti militante della Lega aggredito lo scorso anno dagli antagonisti

Andrea Nanetti, militante modenese della Lega, già consigliere comunale a Correggio, alla vigilia dell'udienza per le lesioni che ha subito da sette presunti autori di una aggressione, militanti della sinistra antagonista dei centri sociali, ha ricevuto una lettera minatoria.
A darne notizia è il coordinamento provinciale della Lega che ha diffuso il contenuto dell'udienza.
L'udienza, per onore di cronaca, si è conclusa con il classico nulla di fatto e ne è stata fissata una nuova per il prossimo febbraio per la richiesta di sentire nuovi testimoni.
Il militante leghista aveva partecipato ad una fiaccolata promossa da alcune associazioni dopo l'inchiesta sugli affidi dei minori a Bibbiano ed era stato riconosciuto in strada da un gruppo di giovani che lo ha insultato e preso a calci e spintoni, rimanendo ferito con una prognosi di 13 giorni.
Per questa aggressione sono finiti a processo, sette giovani militanti della sinistra antagonista dei centri sociali.
Oggi è arrivata anche una lettera minatoria. “Andrea Nanetti e Alberto Torregiani state tranquilli se no avrete quel che meritano fascio-leghisti’, con chiari riferimenti grafici alla forca.
'Vista la tempistica mi pare un chiaro tentativo di intimidazione e abbiamo scelto di divulgarla solo dopo l’odierno dibattimento, per evitare di intimorire i testimoni – afferma Nanetti  Se chi ha inviato la lettera pensa di intimidirmi, ha sbagliato persona. Di intimidazioni e violenze a Modena da parte di soggetti notoriamente di estrema sinistra ce ne sono già state, ma non denunciate, evidentemente per paura di ritorsioni. Però io non voglio e non posso farmi intimorire, perché se certi fanatici si sentono impuniti ripeteranno le violenze su altri ‘colpevoli’ di pensarla diversamente. Tuttavia mi fa grande rabbia, che sia stato citato il mio amico Alberto Torregiani, che ha già subito troppo per mano del terrorismo. Ringrazio infine i miei avvocati Luca Tadolini e Antonio Baldini e la Digos per le indagini prontamente svolte

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