Non ha risposto alle domande del giudice per le indagini preliminari di Milano Giulio Fanales, Francesco Barachetti, l’imprenditore arrestato venerdì' scorso nell’inchiesta della Procura milanese sul caso Lombardia Film Commission e sui presunti fondi neri per la Lega.
Barachetti, che è ai domiciliari, si è presentato per l’interrogatorio accompagnato da uno dei suoi difensori, l’avvocato Matteo Montaruli, ma ha preferito avvalersi della
facoltà di non rispondere. Nell’aula del giudice era presente anche il pubblico ministero Stefano Civardi, titolare dell’inchiesta con l’aggiunto Eugenio Fusco.
Secondo l’accusa, sarebbe stato Barachetti, già citato negli atti come vicino "al mondo della Lega", "il principale artefice di una complessa architettura contrattuale" che, attraverso l’incremento dei costi di una ristrutturazione effettuata solo
sulla carta, avrebbe gonfiato il prezzo fino ad 800mila euro del capannone di Cormano (Milano) venduto alla Lombardia Film Commission, ente partecipato dalla Regione, tra il 2017 e il 2018
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