Capisco molto bene la reazione ostile di Matteo Salvini e Giorgia Meloni alla possibilità di un dialogo tra maggioranza e opposizione sulla crisi Covid, ma me ne stupisco lo stesso. I loro predecessori, Umberto Bossi e Gianfranco Fini, che pure hanno avuto toni assolutamente ruvidi verso Silvio Berlusconi, sarebbero probabilmente stati i primi a sollecitare un dialogo: Bossi per difendere gli interessi del Nord, che rischia di colare a picco nell’emergenza; Fini per conquistarsi la legittimazione democratica a cui ha sempre aspirato".
Parole chiare, dirette, che non lasciano dubbi ad interpretazione alcuna, quelle scritte da Mara Carfagna, deputato azzurro, in un intervento intitolato Salvini e Meloni ci seguano sulla via del dialogo pubblicato sull'Huffington Post."È più facile ottenere la moratoria fiscale che Salvini chiede stando seduti a un tavolo di confronto o restando fuori dalla porta?", si chiede Carfagna che aggiunge: ’È più facile ottenere l’allargamento dei ristori proposto dalla Meloni discutendone con il governo o limitandosi a rivendicarlo?"
"Sono queste sottolinea il deputato azzurro le domande che il centrodestra dovrebbe farsi, tutto insieme, in nome non tanto di un astratto e generico interesse nazionale quanto dell’interesse dei suoi elettori". Secondo Mara Carfagna ora bisognerebbe avere la forza di una riflessione collettiva anziché di inutili lacerazioni interne.
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