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venerdì 6 novembre 2020

La lettera di Realtà Popolare(Fdi) al governatore De Luca: fare chiarezza sui numeri

Realtà Popolare, movimento politico federato con i conservatori e sovranisti di Fratelli d'Italia, particolarmente radicato in Campania, scrive una lettera aperta a Vincenzo De Luca, governatore della Campania ed eretico del Partito Democratico nella quale si chiedono chiarimenti sull'emergenza Covid in Campania, in particolar modo sulla decisione di considerare uguali zone che non lo sono, sul ritorno a scuola degli studenti, alla luce del fallimento della didattica a distanza, causa assenza di segnale internet in diverse zone interne della regione e sui numeri, in particolar modo se tutti i ricoverati in terapia intensiva sono tutti ed esclusivamente malati di Covid escludendo dunque tutte le altre patologie che possano essere causa di ricovero in rianimazione

Caro De Luca, in qualità di responsabile per la provincia di Benevento, insieme al responsabile regionale Antonio Francione e a tutto il gruppo campano del movimento politico Realtà Popolare, stavolta voglio cercare quella chiarezza che ancora non è stata fatta. Ultimamente le sue scorribande social, se a volte (lo ammettiamo candidamente) strappano il sorriso, altrettante volte sono inspiegabili. Come la decisione di considerare uguali zone che non lo sono. Ci sono infatti tanti  comuni della nostra Regione e del Sannio che hanno avuto pochissimi casi e che non hanno alcun problema con il trasporto pubblico. Perché chiudere anche lì le scuole? Perché limitare le attività anche a Benevento che ha un indice di contagiosità tra i più bassi d'Italia? E perché limitarle anche in zone del salernitano e degli Alburni dove praticamente i contagi sono inesistenti? Tralasciando i grandi centri dove c'è la fibra, nelle province e nelle aree più interne delle provincie, inoltre, internet è praticamente inesistente e ciò rappresenta un grosso ostacolo per chi è costretto alla Dad. Le lezioni si riducono così ad un mero "Mi senti? Ci siete? Io non vi vedo, io vi vedo ma non vi sento, io vi sento ma non vi vedo" che ha veramente del paradossale. La scuola è cultura, è futuro, caro presidente, chiuderle anche nei centri con zero o pochissimi contagi penalizza oltremodo tutti. E non solo i ragazzi. Le chiediamo inoltre di fare chiarezza, una volta per sempre, sui numeri. Le chiediamo di chiarirci, nel pieno rispetto della privacy dei pazienti e della legge, se effettivamente i ricoverati in terapia intensiva sono tutti ed esclusivamente malati di Covid escludendo dunque tutte le altre patologie che possano essere causa di ricovero in rianimazione. Le chiediamo di dirci e di dire con chiarezza ai cittadini che l'hanno riconfermata governatore perché non si effettuano, oltre ai tamponi, anche esami sierologici in modo da stabilire, in primis, l'effettiva positività al covid ( e non al coronavirus) e, in secundis, la carica virale dell'asintomatico così da escluderne la possibile contagiosità. E le chiediamo anche di chiarirci, casomai le analisi sierologiche vengano realmente effettuate, perché non se ne conoscono pubblicamente i risultati. Le chiediamo infine perché non vengono effettuate le autopsie sulle persone decedute così da stabilire l'esatta causa del decesso in modo da evitare di catalogare come "decesso causa Covid" anche quei decessi dove il virus ha rappresentato solo una concausa. Sarebbe inoltre (e lo diciamo sulla base di quanto successo a Bergamo) un valido aiuto nella conoscenza di questa tremenda malattia per individuare, come già i nostri scienziati stanno adeguatamente facendo, nuove cure. Ci dia, presidente, quella chiarezza che finora è mancata. Lo deve ai nostri ristoratori che stanno risentendo più di ogni altro la crisi. Lo deve ai nostri ragazzi che meritano di tornare a scuola, da sempre la garanzia di un futuro migliore. Lo deve a chi l'ha riconfermata governatore. Lo deve al nostro comparto turistico che sta pagando oltremisura. Lo deve a chi sta soffrendo in un letto d'ospedale, perché merita di sapere di cosa è malato. Ma lo deve soprattutto a chi non c'è più e alle famiglie che piangono la perdita di un padre, di un figlio, di un nonno, di una zia o semplicemente di un amico perché a volte la verità non risolve ma lenisce il dolore. Attendiamo una sua risposta e nell'attesa la salutiamo cordialmente.

  Il responsabile politico regionale Antonio Francione 

 Il responsabile politico provincia di Benevento Giovanna Romano

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