"Prima di censurare l’operato della regione Puglia, il ministro della Pubblica Istruzione avrebbe dovuto farsi quel banale esame di coscienza per prendere atto delle carenze organizzative e dei mancati interventi strutturali e infrastrutturali che avrebbe dovuto fare durante il periodo estivo per garantire lo svolgimento delle lezioni in presenza".
Parole chiare, dirette, che non lasciano dubbi ad interpretazione alcuna, quelle pronunciate da Adriana Poli Bortone, ex ministro, ex parlamentare europeo, già sindaco di Lecce, esponente di primo piano della Fiamma Tricolore che precisa: abbiamo registrato grande impegno del personale docente ed amministrativo delle scuole. Purtroppo le classi sono risultate immutate rispetto al passato, le distanze non sempre rispettate, la febbre misurata a casa e cosi via.
La chiusura delle scuole in Puglia, precisa Poli Bortone, è un intervento figlio dell'improvvisazione da parte del governo centrale per cui diversi casi di Covid si sono quotidianamente registrati in Puglia nella popolazione scolastico.
Con ciò, precisa l'esponente della Fiamma Tricolore, non voglio difendere l'operato del presidente della regione che si è assunto il compito di comportarsi in dissenso rispetto alle direttive del governo. E' una sua responsabilità .
Prendo atto con rammarico, conclude Poli Bortone, di una situazione purtroppo inevitabile che peraltro genera enorme disagio per le famiglie che frequentano le scuole elementari e medie. Un disagio che va affrontato con provvedimenti urgenti la sanificazione immediata si scuole secondarie rimaste vuote per alleggerire il numero di presenze nelle scuole elementari e medi in modo tale da garantire distanze e maggiore aerazione dei luoghi
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