Tra chi come Matteo Salvini, Giorgia Meloni, Silvio Berlusconi vorrebbe un candidato sindaco espressione del mondo delle professioni e del lavoro, un rappresentante della società civile, dimenticando però che nelle ultime 2 elezioni comunali il centro destra abbia optato per questa scelta, indicando come aspirante primo cittadino Gianni Lettieri perdendo in malo modo, in entrambe le occasioni e chi vorrebbe un candidato squisitamente politico, scelto tra la classe dirigente dei partiti della coalizione.
Terza opzione, un tempo avremmo detto terza via, è quella che richiama alla partecipazione del corpo elettorale alle decisioni politiche del centro destra attraverso il metodo democratico delle primarie di coalizione. A chiedere, con forza, le primarie è il Popolo della Famiglia, movimento cattolico guidato da Mario Adinolfi con una nota, diffusa alla stampa, a firma di Massimiliano Esposito e Luigi Mercogliano, del coordinamento della città metropolitana di Napoli.
"I ballottaggi nelle città del 4 e 5 ottobre hanno stabilito la netta prevalenza dell'inedita alleanza Pd-M5S - si legge nella nota - che insieme sono maggioranza nel Paese. E' ormai chiaro a tutti che nel centrodestra la stagione degli accordi in tre in una stanza per spartirsi collegi, sindaci e presidenti di regione è totalmente superata dagli eventi. La vicenda della candidatura di Stefano Caldoro, con tutti i ritardi accumulati per le fibrillazioni tra i leader nazionali, la dice lunga rispetto a quanto sia ormai inopportuno e improduttivo proseguire su questa strada per la scelta delle candidature. Occorre invece un progetto che parta dal coinvolgimento dei cittadini per riavvicinare gli elettori al centrodestra e convincere gli indecisi a tornare a votare. Il Popolo della Famiglia - affermano dal Coordinamento della Città Metropolitana di Napoli - chiama questo progetto 'campo vasto', un patto tra tutte le opposizioni per ottenere la vittoria sull'attuale maggioranza a partire dalle elezioni per il Comune di Napoli del 2021. A maggio a Napoli abbiamo l'occasione di mettere alla prova il "campo vasto", individuando le leadership non in tre al chiuso di una stanzetta ma coinvolgendo i cittadini napoletani, specialmente quelli che da anni ormai si astengono, in consultazioni primarie di coalizione che indichino chi candidare sindaco della terza città d'Italia capitale del Mezzogiorno. Basta con i fedelissimi e i funzionari di partito - sottolineano nella nota i dirigenti del Popolo della Famiglia napoletano - organizziamo una vera mobilitazione in cui sia il confronto democratico tra le varie componenti del campo vasto a disegnare un'identità politica nuova e complessiva e il profilo del futuro sindaco della città . Se la proposta del campo vasto e delle elezioni primarie sarà raccolta - si legge ancora nella nota - il Popolo della Famiglia parteciperà volentieri alla costruzione di un cartello di opposizioni che si candidano al governo di Napoli. Viceversa, selezioneremo una nostra proposta di classe dirigente autonoma e alternativa a tutti gli schieramenti, affinché le elezioni primarie si svolgano di fatto al primo turno delle amministrative. Per questa ragione - conclude la nota - stiamo lavorando da tempo con altre realtà come movimenti civici, associazioni e categorie a un progetto che sia quanto più ampio e inclusivo possibile.
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