Mentre Saviano prende le distanze dal Pd, mandando in crisi di nervi la già agonizzante sinistra italiana che cerca in Muccino, nella coppia Fedez – Ferragni con qualche sardina lessa, i nuovi guru del pensiero unico (unico nel senso che è già tanto se hanno un solo pensiero), la scuola italiana dopo mesi di chiusura riapre nell’incertezza totale.Le chat dei genitori in queste ore stanno esplodendo ed i poveri rappresentanti di classe sono subissati di domande alle quali non sa rispondere nemmeno la Azzolina. Si ricomincia con regole interpretabili da insegnanti e presidi che si sono già organizzati nei giorni scorsi in una protesta contro questo governo di incompetenti. Come tutti i surreali DPCM ai quali Kim Jong Conte ci ha abituati, anche il Decreto Scuola è pieno di zone d’ombra. Tralasciamo per un attimo i banchi a rotelle o monouso, i finestrini degli scuolabus aperti anche d’inverno per cambiare l’aria e soffermiamoci sulle cosiddette aule Covid, come ci racconta Edoardo Sylos Sabini dalle pagine virtuali del mensile Cultura Identità in un interessante articolo che potete leggere cliccando qui
sabato 12 settembre 2020
Sylos Labini, da Gentile alla Azzolina: il barbaro segno dei tempi
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di Giuseppe Parente
Battaglia culturale
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Battaglia culturale
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