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mercoledì 30 settembre 2020

Caso Cosentino, Sansoni:l'uso improprio della carcerazione preventiva è equiparabile alla tortura

I giudici della corte di Appello di Napoli hanno assolto l'ex sottosegretario all'Economia del governo Berlusconi Nicola Cosentino, nove anni dopo l'avvio dell'inchiesta della Dda di 

Napoli su camorra e colletti bianchi che aveva al centro la costruzione di un centro commerciale a Casal di Principe e brogli elettorali per le comunali. L'inchiesta del 2011 aveva portato all'arresto di oltre 50 persone e alla condanna in primo grado di una ventina di soggetti tra cui Cosentino, tutti assolti in secondo grado. All'esponente di Forza Italia erano stati inflitti 5 anni e mezzo di reclusione in relazione al finanziamento da 5 milioni di euro per la costruzione - mai avvenuta - del centro commerciale 'Il Principe', che, secondo l'accusa, sarebbe stato voluto dal clan dei Casalesi.
Sulla assoluzione, con formula piena, dopo nove anni di Nicola Cosentino e sull'uso, a volte improprio della carcerazione preventinva, interviene Alessandro Sansoni, direttore del mensile Cultura Identità, con un post che riportiamo integralmente.

Cosentino assolto con formula piena dopo nove anni di processo e alcuni di CARCERAZIONE PREVENTIVA.
Può dirsi CIVILE un paese simile? L'Italia è ancora uno STATO DI DIRITTO? Amnesty International non ha da dire nulla in proposito?
Ricordo che un uso improprio della CARCERAZIONE PREVENTIVA è equiparabile alla tortura.
Quello di Cosentino è un caso eclatante, ma si tratta di una questione che riguarda tutti noi

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