La data del 14 settembre – l’apertura dell’anno scolastico – è attesa come lo scavallo dell’anno Mille, lo stesso che si ebbe poi con quello del Duemila, tutto di ansia. Tra banchi rotanti e mascherine trasparenti si sta col fiato sospeso.
In principio, ricorderete, fu il plexiglas per il distanziamento, quindi lo scaglionamento per l’ingresso in aula degli alunni, poi lo schema delle lezioni in presenza delle classi costruito come neppure il grande Oronzo Canà in campo, alias Lino Banfi nel film l’Allenatore nel Pallone. E nel Pallone, va da sé, è la povera scuola. Per non dire della povera Italia.
di Pietrangelo Buttafuoco
Il Quotidiano del Sud 1 settembre
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