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giovedì 24 settembre 2020

Amministrative 2020, la Lega crolla anche in Calabria. Il voto boccia il progetto nazionale di Salvini

 

di Igor Colombo

Le ultime elezioni amministrative in cui in alcune regioni italiane i cittadini sono stati chiamati a votare per il rinnovo dei consigli regionali e comunali, hanno fatto registrare un brusco calo in termini di voti e preferenze della Lega di Matteo Salvini, uscita con le ossa rotte un po’ ovunque ,specie al sud Italia ,dove è stata praticamente spazzata via. Caso emblematico di ciò in Calabria dove nei due comuni capoluogo in cui si votava per il rinnovo dei consigli comunali, Crotone e Reggio Calabria ,la Lega ha dimezzato i suoi voti risultando ultimo partito della coalizione di centrodestra ,superata abbondantemente da Fratelli d’Italia. Paradigma di questo fallimento che assurge ad evidente paradosso , il caso di Reggio Calabria in cui il partito del Carroccio si presentava con un proprio candidato, Antonino Minicucci ,giunto al ballottaggio e supportato da tutto il centrodestra unito, bene in questo contesto la lista della Lega ,espressione del candidato sindaco si è fermato ad un deludente 4,76% , quasi raddoppiata dal partito della Meloni. Analoga situazione a Crotone, dove però il candidato sindaco non era espressione leghista, bensì un avvocato proveniente dalla società civile, Antonio Manica, sponsorizzato e voluto dalla presidente della regione Calabria Jole Santelli. Ebbene nella città pitagorica il candidato Manica supportato da un esercito di ben 10 liste ha sfiorato il 50% dei voti di lista al primo turno, cosa che gli avrebbe garantito di avere già una maggioranza certa in Consiglio comunale, ed in tutta questa corsa il partito di Matteo Salvini, non ha certo brillato fermandosi ad un altro deludente 3,61% non contribuendo in maniera decisiva a quella che sarebbe potuta essere una vittoria già al primo turno contro un candidato mediocre espressione di liste civiche. Soltanto a Taurianova , piccolo comune della provincia di Reggio Calabria, la Lega tira un sospiro di sollievo giungendo al ballottaggio con un proprio candidato , uomo di Nino Spirlì , vice-presidente della regione Calabria, che si è presentato diviso dalla tradizionale coalizione di centrodestra, la quale con Forza Italia e Fratelli d’Italia, hanno puntato su altro candidato, rendendo evidenti cosi le già esistenti frizioni in seno alla giunta calabrese tra lo stesso Spirlì e la presidente Santelli. Giorni amari dunque per il Salvini nazionale, bastonato elettoralmente un po’ ovunque ed il quale per salvare la faccia , sfoggia la partita aperta a Reggio Calabria che però nasconde il fallimento di un partito che ha imposto un il candidato sindaco e che ha raccolto davvero poco a differenza di Fratelli d’Italia che ha tenuto discretamente. Tempi di riflessioni e di esami di coscienza all’interno della dirigenza calabrese del partito del Carroccio, Invernizzi e Rauti, quest’ultimo uomo esperto di elezioni, che devono fare i conti con una situazione di evidente calo ,tenendo conto delle amarezze negli elettori di centrodestra a Reggio Calabria, i quali contro un sindaco uscente già prostrato ed in evidente difficoltà, si aspettavano una vittoria della coalizione al primo turno, una coalizione dove purtroppo son mancati i voti decisivi della Lega, tanto a Reggio Calabria quanto a Crotone.

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