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giovedì 24 settembre 2020

Amministrative 2020, la Lega crolla in Campania. Il voto boccia il progetto nazionale di Salvini

Oggi è l'inizio di un bellissimo percorso" Siamo nel 2019 ed il fatto che la Lega sia un movimento nazionale mi sembra chiaro ed evidente". Cosi disse Matteo Salvini il 21 dicembre 2019 salendo sul palco della sala dei Congressi dell'Hotel Da Vinci, a Milano, mettendo una pietra tombale su trent'anni di storia politica della Lega.

Quasi un anno dopo, il progetto della Lega, come partito nazionale, sicuramente non è morto, ma non gode di buona salute. Non è bastato mettere in soffitta i matrimoni con rito celtico, le ampolle dove erano tenute le sacre acque del "Dio Po", i cori contro i meridionali, napoletani in primis, e la Lega ce lo ha duro tanto caro al senatur.
Alle scorse europee, grazie ad una indovinata campagna elettorale, la Lega era riuscita nell'impresa di diventare il secondo partito nel collegio elettorale Sud che comprende Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia grazie al voto di 1.285.329 di meridionali pari al 23,46%, secondi solo al Movimento Cinque Stelle.
Un risultato davvero clamoroso se pensiamo che la Lega, in diverse zone del Meridione d'Italia era vista come una specie di ufo, di oggetto non ancora identificato, come l'Abruzzo, il Molise, la Calabria, mentre a Napoli era considerato un partito da odiare, anche in relazione alle infelici uscite su Napoli ed i napoletani di molti dirigenti leghisti, da Bossi a Borghezio, passando anche per Salvini.
Oggi la Lega Nord non esiste, teoricamente più. Esiste la Lega Salvini Premier, un nuovo partito, che non ha attecchito granché al centro sud, in particolar modo in Campania.
Infatti, negli 85 comuni chiamati al voto amministrativo, la Lega riesce a presentare una propria lista solo in cinque con risultati al di sotto di quanto conseguito alle regionali.
In provincia di Napoli, la Lega è riuscita a presentare una propria lista a Giugliano in Campania, dove ha conquistato poco più di 1000 voti pari all'1,83, risultato inferiore rispetto a quanto conquistato alle regionali dove i voti per il movimento politico guidato da Salvini sono stati 1393, pari al 3%
In provincia di Salerno due sono state le liste presentate dalla Lega, precisamente a Cava dei Tirreni, dove sono stati raccolti 667 pari al 2,2% ed a Pagani, dove i voti leghisti sono stati ben 506 pari al 2,68%
In provincia di Caserta la Lega riesce a presentare una sola lista alla comunali: a San Nicola La Strada, conquistando 380 voti pari al 3,18%
Migliore prestazione in Campania, alle amministrative, viene offerta dalla lista leghista presenta ad Ariano Irpino, dove conquista il 5,64% grazie a 788 voti di preferenza, mentre in provincia di Benevento la Lega riesce nell'impresa di non presentare neanche una lista nei 10 comuni chiamati al voto amministrativo.
Da questa tornata amministrativa la Lega in Campania esce con le ossa rotte. Nella migliore ipotesi, in caso di vittoria al ballottaggio ad Ariano Irpino, avrà un consigliere comunale.
Un risultato al di la di ogni più funesta aspettativa, su cui il leader maximo e la classe dirigente campana dovrà, con la massima serietà, in tempi brevi riflettere.


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