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lunedì 10 agosto 2020

Umberto Bossi attacca la linea di Salvini: il Nord barattato per i voti al sud


Umberto Bossi, da autentico e navigato leader politico il nome dell'avversario Matteo Salvini non lo nomina mai. Nei fatti smonta, ogni pezzo, della sua linea politica. Mentre i sondaggi degli ultimi mesi, fanno registrare una continua e costante perdita di consenso per la Lega, al quale si affianca il parallelo exploit di Luca Zaia, governatore del Veneto nelle rilevazioni dei leader) il vecchio senatur torna ad attacca la Lega Salvini premier, il partito nazionale voluto dall'ex ministro dell'interno del primo governo giallo verde del premier Conte per sostituire la vecchia Lega Nord per l'indipendenza della Padania.
Dalla questione settentrionale, che Umberto Bossi ribadisce la sua critica alla metamorfosi del partito e dichiara: oggi il Nord viene barattato per i voti al Sud. Una posizione quella espressa chiaramente dallo storico leader leghista, che diventa la spia di una situazione interna al Carroccio non proprio serena.
Alcuni mesi fa, prima del lock down il senatur aveva espresso concetti simili: prima del congresso di dicembre 2019 poi nel febbraio del 2020 aveva accusato la linea nazionalista del partito di aver fatto perdere le elezioni regionali in Emilia Romagna, oggi però la situazione è diversa.
I sondaggi, per quel che valgono i sondaggi, vedono la Lega a pochi punti di vantaggio dal Partito Democratico, la popolarità di Salvini è in caduta libera.
In più, secondo i ben informati di vicende politiche relative alla Lega, venti di scissione soffiano in Lombardi dove Gianni Fava ha chiesto per le prossime elezioni amministrative l'utilizzo del simbolo della Lega Nord e dal Veneto, dove il governatore Zaia può permettersi di esprimere posizioni in disaccordo con il leader maximo.
In questo determinato contesto politico, in questo momento storico che Umberto Bossi torna a parlare. Lo fa dalle colonne virtuali de la Nuova Padania, testata creata con lo scopo di raccogliere l'eredita del vecchio quotidiano del partito.
E della vecchia linea politica, quella secessionista, della trazione settentrionale che parla Bossi e dichiara: bisognava non aver paura di continuare a tenere alta la bandiera della questione settentrionale, anche se poi ti attaccano, invitando il Nord a muoversi.
Neutralizzata anche la spinta federalista, sostiene Bossi, la nostra devolution, oggi il Nord è al centro di uno scambio”. Che scambio? “Oggi il Nord viene barattato per i voti al Sud”.





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