Solo noi del Popolo della Famiglia, ci siamo accorti di questo losco tentativo di approvare una leggina gender friendly in Consiglio regionale della Campania nell'ultima seduta prima della pausa estiva e della presentazione delle liste per le prossime regionali di settembre.
E solo noi ci siamo accorti del pasticcio che sta facendo Fratelli d'Italia, che di fatto sta mettendo la firma del partito di Giorgia Meloni ad una legge che ammette l'esistenza delle molteplici identità di genere, come denuncia dalla sua pagina Facebook Luigi Mercogliano, dirigente de Il Popolo della Famiglia allegando un comunicato stampa del movimento politico guidato da Mario Adinolfi sul tema.
Comunicato che riportiamo integralmente.
Stamattina nell'aula del Consiglio regionale della Campania è in discussione una bella leggina gender friendly a firma Pd-Cinque stelle.
Proprio adesso, infatti, sta per iniziare la seduta del Consiglio regionale chiamato a votare l'approvazione del "Testo unificato sulle Misure per la prevenzione e il contrasto alla violenza e alle discriminazioni di genere” votato da tutta la maggioranza con l'appoggio del M5S, di Campania Libera e, udite udite, col voto favorevole anche di Fratelli D'Italia!
Per noi del Popolo della Famiglia questa legge è perfettamente inutile per la Campania: si tratta soltanto di un modo per disseminare un pò di soldi dei cittadini campani alle associazioni del mondo LGBT a un mese e mezzo dalle elezioni. Una manovra torbida e fatta nel silenzio generale per far passare le mancette pre elettorali alle associazioni amiche in vista delle elezioni di settembre.
Il PdF ha scritto di proprio pugno un'ampia memoria consegnata al consigliere regionale di Forza Italia Luciano Passariello - l'unico che finora si è resoStamattina nell'aula del Consiglio regionale della Campania è in discussione una bella leggina gender friendly a firma Pd-Cinque stelle.
Proprio adesso, infatti, sta per iniziare la seduta del Consiglio regionale chiamato a votare l'approvazione del "Testo unificato sulle Misure per la prevenzione e il contrasto alla violenza e alle discriminazioni di genere” votato da tutta la maggioranza con l'appoggio del M5S, di Campania Libera e, udite udite, col voto favorevole anche di Fratelli D'Italia!
Per noi del Popolo della Famiglia questa legge è perfettamente inutile per la Campania: si tratta soltanto di un modo per disseminare un pò di soldi dei cittadini campani alle associazioni del mondo LGBT a un mese e mezzo dalle elezioni. Una manovra torbida e fatta nel silenzio generale per far passare le mancette pre elettorali alle associazioni amiche in vista delle elezioni di settembre.
Il PdF ha scritto di proprio pugno un'ampia memoria consegnata al consigliere regionale di Forza Italia Luciano Passariello - l'unico che finora si è reso disponibile per contrastare questa vergogna - che ha tradotto le molteplici segnalazioni in ben sessanta emendamenti presentati lunedì mattina alla presidenza del consiglio regionale.
Ma questi "furbetti", sempre con il voto favorevole di parte dell'opposizione che dice di essere pro famiglia naturale solo a chiacchiere, stanno per risolvere il problema e, in barba alla democrazia, stanno per votare un maxi emendamento che consentirà alla leggina delle mancette pre elettorali di passare agevolmente nella seduta di consiglio che sta per iniziare tra breve.
La cosa più vergognosa, però, è la posizione assunta dal rappresentante del partito della Meloni, che lo scorso 28 luglio ha votato in commissione a favore di questa legge per le mancette pre elettorali del Partito democratico, per portare poi in Consiglio soltanto pochi giorni dopo ed esattamente il 3 agosto la deputata Montaruli e il senatore Iannone, assieme alla responsabile nazionale del Dipartimento Famiglia Vita e Valori non negoziabili Federica Picchi, per una conferenza stampa convocata per schierare anche in Campania Fratelli d'Italia contro il Ddl Zan sul contrasto all'omotransfobia.
Addirittura, in questi minuti prima dell'inizio della seduta di Consiglio apprendiamo che la legge sarebbe ulteriormente stata modificata ancora col parere favorevole di Fratelli D'Italia che si preparebbe a votare un nuovo testo che prevederebbe "Norme contro la violenza e la discriminazione determinate dall'orientamento sessuale e dall'identità di genere e istituzione della Consulta regionale femminile", mettendo di fatto la firma del partito di Giorgia Meloni in Campania ad una serie di norme che ammettono di fatto l'esistenza dell'identità di genere. Roba da matti!
Questa è la chiara dimostrazione di quanto l'opposizione in consiglio regionale della Campania sia inqualificabile. In Campania Fratelli d'Italia sta dimostrando di essere a favore delle istanze pro life e pro family soltanto a chiacchiere: in soli sei giorni i rappresentanti del partito della Meloni hanno firmato la legge regionale sulle discriminazioni di genere, si sono poi dichiarati contro la stessa appena sei giorni dopo e ieri, smentendo anni di annunci e proclami che ne invocavano le dimissioni, hanno salvato in extremis il sindaco Luigi de Magistris garantendo, con la presenza in aula di uno dei due consiglieri meloniani, il numero legale alla delicatissima seduta sul Bilancio, dopo aver addirittura raccolto le firme per la sua sfiducia soltanto un mese fa.
Auspichiamo che il consigliere regionale di Fratelli D'Italia Michele Schiano chiarisca subito da che parte sta schierandosi immediatamente a favore degli emendamenti presentati al testo grazie al lavoro sinergico del Popolo della Famiglia con l'onorevole Passariello e dichiarando pubblicamente il ritiro del suo voto favorevole e di quello di Fratelli d'Italia alla legge sulle discriminazioni voluta dal PD.
Allo stesso modo, chiediamo ai vertici regionali del partito della Meloni di fare chiarezza sull'inspiegabile salvataggio da parte di un loro esponente del sindaco di Napoli, da sempre nemico del mondo pro life, affinché il proficuo rapporto collaborativo instaurato con alcuni esponenti di quel partito a livello provinciale e regionale non sia vanificato da queste inspiegabili e farsesche posizioni espresse in queste ore da alcuni loro esponenti.Nel frattempo, come abbiamo sempre fatto, noi continueremo a lavorare per sopperire alle loro mancanze rappresentando in maniera netta e chiara la difesa della Famiglia naturale e delle istanze del mondo cristiano e cattolico ad ogni livello e con ogni mezzo. disponibile per contrastare questa vergogna - che ha tradotto le molteplici segnalazioni in ben sessanta emendamenti presentati lunedì mattina alla presidenza del consiglio regionale.
Ma questi "furbetti", sempre con il voto favorevole di parte dell'opposizione che dice di essere pro famiglia naturale solo a chiacchiere, stanno per risolvere il problema e, in barba alla democrazia, stanno per votare un maxi emendamento che consentirà alla leggina delle mancette pre elettorali di passare agevolmente nella seduta di consiglio che sta per iniziare tra breve.
La cosa più vergognosa, però, è la posizione assunta dal rappresentante del partito della Meloni, che lo scorso 28 luglio ha votato in commissione a favore di questa legge per le mancette pre elettorali del Partito democratico, per portare poi in Consiglio soltanto pochi giorni dopo ed esattamente il 3 agosto la deputata Montaruli e il senatore Iannone, assieme alla responsabile nazionale del Dipartimento Famiglia Vita e Valori non negoziabili Federica Picchi, per una conferenza stampa convocata per schierare anche in Campania Fratelli d'Italia contro il Ddl Zan sul contrasto all'omotransfobia.
Addirittura, in questi minuti prima dell'inizio della seduta di Consiglio apprendiamo che la legge sarebbe ulteriormente stata modificata ancora col parere favorevole di Fratelli D'Italia che si preparebbe a votare un nuovo testo che prevederebbe "Norme contro la violenza e la discriminazione determinate dall'orientamento sessuale e dall'identità di genere e istituzione della Consulta regionale femminile", mettendo di fatto la firma del partito di Giorgia Meloni in Campania ad una serie di norme che ammettono di fatto l'esistenza dell'identità di genere. Roba da matti!
Questa è la chiara dimostrazione di quanto l'opposizione in consiglio regionale della Campania sia inqualificabile. In Campania Fratelli d'Italia sta dimostrando di essere a favore delle istanze pro life e pro family soltanto a chiacchiere: in soli sei giorni i rappresentanti del partito della Meloni hanno firmato la legge regionale sulle discriminazioni di genere, si sono poi dichiarati contro la stessa appena sei giorni dopo e ieri, smentendo anni di annunci e proclami che ne invocavano le dimissioni, hanno salvato in extremis il sindaco Luigi de Magistris garantendo, con la presenza in aula di uno dei due consiglieri meloniani, il numero legale alla delicatissima seduta sul Bilancio, dopo aver addirittura raccolto le firme per la sua sfiducia soltanto un mese fa.
Auspichiamo che il consigliere regionale di Fratelli D'Italia Michele Schiano chiarisca subito da che parte sta schierandosi immediatamente a favore degli emendamenti presentati al testo grazie al lavoro sinergico del Popolo della Famiglia con l'onorevole Passariello e dichiarando pubblicamente il ritiro del suo voto favorevole e di quello di Fratelli d'Italia alla legge sulle discriminazioni voluta dal PD.
Allo stesso modo, chiediamo ai vertici regionali del partito della Meloni di fare chiarezza sull'inspiegabile salvataggio da parte di un loro esponente del sindaco di Napoli, da sempre nemico del mondo pro life, affinché il proficuo rapporto collaborativo instaurato con alcuni esponenti di quel partito a livello provinciale e regionale non sia vanificato da queste inspiegabili e farsesche posizioni espresse in queste ore da alcuni loro esponenti.
Nel frattempo, come abbiamo sempre fatto, noi continueremo a lavorare per sopperire alle loro mancanze rappresentando in maniera netta e chiara la difesa della Famiglia naturale e delle istanze del mondo cristiano e cattolico ad ogni livello e con ogni mezzo.
Vi aggiorneremo sugli sviluppi del Consiglio regionale di oggi.
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