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venerdì 7 agosto 2020

Nella Lega scoppia la rivolta dei nordisti: alle amministrative vogliamo il vecchio simbolo

   

La minoranza nordista della Lega contesta la scelta del leader Matteo Salvini di eliminare la parola Nord dal simbolo della Lega per trasformarlo definitivamente in un partito nazionale denominato "Lega Salvini premier"
Gli ex deputati Gianluca Pini e Gianni Fava, quest'ultimo ex sfidante di Matteo Salvini al congresso del 2017, si fanno portavoce della richiesta di poter utilizzare il vecchio simbolo elettorale della "Lega Nord", fondata da Umberto Bossi negli anni Novanta, alle prossime amministrative nei Comuni romagnoli, a Mantova e a Viadana, nel Mantovano.
Siamo ancora iscritti a un partito, sostiene Fava,la Lega Nord per l'indipendenza della Padania, e uno degli obiettivi di ogni partito è partecipare alle tornate elettorali".
"Da più parti mi è giunta la richiesta di poter correre sotto l'egida della Lega Nord per l'indipendenza della Padania. Non si capisce perché un Movimento che ha un tesseramento non possa partecipare alle elezioni.
La 'Lega Salvini premier' è un altro partito, è libera di correre con altri candidati". Per questo, sia Fava che Pini hanno inviato una richiesta al commissario federale della Lega Nord di poter utilizzare il simbolo con il guerriero Alberto da Giussano. "A Viadana", spiega Fava, "per esempio sosterremmo la candidata sindaca di area civica Alessia Minotti, contro l'esponente di Fratelli d'Italia Nicola Cavatorta".

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