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sabato 29 agosto 2020

L'obiettivo di Severino Nappi: ricostruire una regione bruciata da "Nerone" De Luca



Il professor Severino Nappi è  un politico esperto e navigato, un uomo di centro, sulle posizione politiche del popolarismo europeo ed è  stato nel quinquennio 2010  2015 assessore al lavoro durante il governo Caldoro.
Da alcuni mesi Severino Nappi ha aderito alla Lega Salvini Premier, formazione politica per la quale sarà candidato nel collegio elettorale di Napoli e provincia alle prossime regionali.
In un caldo pomeriggio, di fine estate, il professor Severino Nappi risponde, con schiettezza, alle nostre domande circa il suo passaggio nelle file della Lega, sul programma elettorale e sulle priorità da cui vuole ripartire una volta eletto.




1)Lei è sempre stato un uomo di centro, sulle posizioni politiche del Popolarismo Europeo nel corso della sua militanza politica nelle istituzioni come fuori. Come mai ha scelto una formazione sovranista ed identitaria come la Lega?
La Lega di Matteo Salvini è l'unico partito nazionale che crede fortemente in un futuro per la Campania. Le cose si fanno con le persone che ti assomigliano. E i valori fondanti della Lega sono l'identità e la tutela del territorio. Esattamente quello che credo sia la principale funzione che la politica deve svolgere oggi. Scegliendo chi ha voglia di fare davvero atti concreti per il bene degli italiani e lasciando gli altri fuori dalle transenne.

2) Ci spiega come un uomo moderato come lei, di centro destra, meridionalista convinto, ha scelto di candidarsi nelle file della Lega, movimento politico che anche in un recente passato è stato ostile al sud. Semplice riposizionamento nell'alveo del centro destra o altro?
Semplicemente la Lega di Salvini è cambiata. Chi pensa ancora alla Lega ostile al Sud è rimasto fermo al Novecento. Se il Sud non cresce, non torna a crescere neanche il Paese e la Lega questo lo sa. Ed è con questo spirito che ho scelto di candidarmi con un partito che vuole fare le cose. Non parla solo a slogan.

3) Quali saranno le sue priorità una volta eletto in consiglio regionale?
La mia è una politica che si basa sull’ascolto, in prima linea. La priorità è il cittadino che è stato dimenticato totalmente dal comico De Luca, un signorotto che un giorno fa lo sceriffo e il giorno dopo il barzellettiere. Il governatore, invece, mai. Le persone cercano lavoro, cercano da vivere e vivere veramente. Soprattutto punto a riprendere la fragilità del tessuto sociale. Le faccio un esempio. Salvini ha fatto sua l'idea del movimento civico che avevo costituito prima dell’adesione alla Lega “Campania, Il Nostro Posto”, che vuol realizzare la Carta Sociale perché appunto crede nella centralità del Sud nel progetto di rilancio del Paese. Vogliamo superare i carrozzoni clientelari con una vera e propria rivoluzione in cui il cittadino sarà protagonista. In questo modo i 4.500 euro che ogni anno si spendono in campania per ciascun cittadino diventeranno servizi veri. Una carta per superare le lunghe attese, i rifiuti e i servizi ad intermittenza e che sottrae alla cattiva politica la possibilità di un utilizzo improprio dei fondi destinati alla salute e al welfare dei cittadini.


4) Durante la giunta Caldoro è stato assessore al lavoro ci vuole raccontare qualche fase saliente del suo operato e se, in caso di vittoria del centro destra ha intenzione di riprendere il lavoro lasciato a meta'?
Dovrò riprendere un lavoro non lasciato a metà ma dovrò prendere dei progetti lasciati incompiuti e picconati dalla giunta De Luca. Da assessore ho tutelato i giovani, uomini e donne che stavano perdendo il lavoro. Con il finanziamento del microcredito abbiamo fatto partire circa 6.000 nuove aziende di giovani. Con le misure di reimpiego nelle aree di crisi abbiamo garantito sostegno al reddito per gli oltre 30.000 espulsi dal mercato del lavoro di quegli anni e avviato percorsi di ricollocazione che hanno ottenuto parecchi risultati. E ancora la costituzione dei centri di competenza e dei poli tecnico-professionali nei settori nevralgici della nostra economia regionale: uno strumento che è partito dalla Campania ed è stato poi adottato in molte altre regioni. Garanzia Giovani, durante la mia gestione, ha consentito di dar vita ad oltre 85.000 tirocini, molti dei quali sono diventati in seguito rapporti di lavoro stabili. Poi è arrivato De Luca: ha interrotto il percorso di modernizzazione delle politiche del lavoro della Campania.è stato smantellato senza alcuna ragione ed anche senza alcuna misura alternativa a quelle che avevo avviato io. Col risultato che, oggi, la Campania è, per la prima volta nella nostra storia, ultima per i livelli d'occupazione addirittura a livello europeo. Altro che riprendere, qui già da ricostruire una Regione bruciata da Nerone De Luca.

5) Perché un cittadino lettore del nostro blog, di area sovranista, dovrebbe votare un moderato come lei?
Non facciamo anche noi l'errore di ragionare per stereotipi che puzzano di sinistra. I sovranisti non sono pazzi esaltati. Rivendicano una centralità del loro territorio. E il moderato, a sua volta, non è un cerchiobottista. La mia storia lo dimostra, ho sempre tutelato il territorio della Campania. Tutelare il territorio e farlo veramente, ecco il punto di incontro. Ecco cosa offriamo a chi ci voterà. I fatti che di battute vota le persone di cui si fida, non le promesse. Vota sulla base dei fatti. Che di convenienze ne sono rimaste poche e per i pochi che hanno devastato una Regione. Votiamo per riprendercela.

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