"Qualcosa non quadra nella gestione delle tessere in casa Lega. Perchè Salvini in questi mesi ha fatto dapprima pagare e poi regalare in gran numero quelle della Lega Nord? Nutro più di un sospetto".
Parole chiare, dirette, che non lasciano dubbi ad interpretazione alcuna quelle pronunciate da Gianni Fava, ex deputato del Caroccio, sconfitto nel congresso nazionale del 2017 che ha portato Matteo Salvini alla segreteria, guida la rivolta dei "nordisti" delusi dalla trasformazione del partito in Lega Salvini Premier.Dalle pagine del quotidiano La Repubblica, Giovanni Fava precisa: nessuna guerra è in corso, lui(Salvini) è il segretario di un altro partito. Io sono iscritto alla Lega Nord per l'indipendenza della Padania, noi vogliamo il simbolo e contestiamo che un partito in vita come il nostro non partecipi alla competizione."Il sospetto è che qualcuno voglia utilizzare la Lega Nord come semplice deposito per trasferire poi nome e simbolo a un altro partito. Non vorrei avessero preferito iscrivere in massa gente alla Lega Nord per controllarla. Per concedere il simbolo a un altro partito? E’ inaccettabile oltre che illegale. Ma cascano male, conclude Fava, mi è riesplosa la voglia di tornare in competizione"
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