Il Movimento Sociale Fiamma Tricolore non sosterrà alle prossime elezioni regionali della Puglia, il candidato presidente del centro destra Raffaele Fitto, esponente dei conservatori e sovranisti di Fratelli d'Italia ed annuncia il nome e cognome del proprio candidato governatore.
Si tratta di Pierfranco Bruni, intellettuale pugliese, candidato al Nobel per la Letteratura nel 2016. Originario della Calabria, è tarantino di adozione. Negli anni ’90 ha ricoperto il ruolo di assessore provinciale alla Cultura e Vice Presidente della Giunta. Direttore Archeologo del Ministero Beni Culturali. Responsabile, per conto del MIBACT, del progetto di studio sulle Presenze minoritarie in Italia. Antropologo. Ha presieduto due Comitati nazionali per la valorizzazione delle culture in Italia del MIBACT. È stato il fautore dell’interessamento istituzionale del MIBACT per i beni etno-antropologici dirigendo per 20 anni il Progetto etno-linguistico. Tra i fautori della Legge del Codice dei Beni culturali del 2005.
È stata la segreteria regionale del Movimento, guidata da Egidio Personé, ad aver annunciato nelle scorse ore la sua corsa, anche se in tanti vedono in quella candidatura lo zampino di Adriana Poli Bortone che ad un accordo con Fitto proprio non ci ha mai pensato.
«La Puglia dimostra di comprendere il grande valore della cultura e di voler partire dalla risorsa più preziosa che possiede per avviare la sua rinascita – si legge nel comunicato stampa che annuncia la candidatura -. Una rinascita che dovrà puntare sulla risoluzione delle problematiche materiali grazie all’intuizione che può venire solo da menti illuminate e dotate di esperienza sul campo e indiscussa professionalità . Pierfranco Bruni è il candidato ideale affinché la regione Puglia valorizzi le sue ricchezze per diventare il motore trainante del Meridione d’Italia. Figura di spicco del panorama editoriale italiano e attento conoscitore del mondo della politica, Pierfranco Bruni possiede una profonda conoscenza delle esigenze del mondo della cultura, nella piena consapevolezza che i beni culturali rappresentano la vera economia “pulita” di una regione come la Puglia, dotata di grandi ricchezze storiche e culturali».
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