"Non penso che il sovranismo sia finito, ma che la sua parabola sia discendente. Però il problema è chi ne prende il posto, visto che non ci sono più le strutture dei partiti tradizionali?"
Parole chiare, dirette,che non lasciano dubbi ad interpretazione alcuna, quelle pronunciate dall'ex premier Romano Prodi nel corso di una intervista rilasciata ai colleghi Maurizio Molinari e Marco Damilano a Repubblica delle Idee.
Come viene selezionata, educata, formata la classe dirigente politica? Si domanda Romano Prodi. Perché i Cinque Stelle hanno problemi... Perché hanno avuto parlamentari con 41 voti di preferenza.
Magari, precisa l'ex premier, sono anche meglio degli altri ma non hanno l'esperienza che si forma con lo studio e con il mestiere.
Anche il Partito Democratico, precisa l'ex leader dell'Ulivo hai i suoi problemi: non fa i congressi, non per colpa del singolo dirigente, ma perché si è venuta a rompere la struttura locale che ti fa fare i congressi, la rete. Ed è questo quello che mi preoccupa.
Questa è, conclude Romano Prodi, la chiave della delega verso l'alto, che non è meglio del populismo.
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