Libero razzismo in libero stato: ecco la ricetta liberale della Lega a Bolzano. A teorizzarla, via Facebook, è Matteo Gazzini, esponente locale del Carroccio che nel partito di Salvini deve godere di un certo prestigio, se è vero che, come lui stesso certifica sul suo sito internet, è "Coordinatore della Lega negli USA". "Non ci può essere libertà se non si permette ad una persona di essere razzista", ha scritto su Facebook, il 4 giugno scorso, Gazzini. Roba da far impallidire Voltaire, da annichilire Thomas More. "Il problema non è il razzismo, ma la discriminazione che il razzismo crea e questo è inaccettabile in una società civile", conclude l'esponente della Lega, con logica e sintassi non esattamente granitiche.
Del libero razzismo, in libero stato e della ricetta liberale della Lega ci parla, con maggiori dettagli, un articolo pubblicato da Valerio Valentini sul quotidiano Il Foglio.
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