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sabato 4 luglio 2020

Insieme per l'Italia del lavoro. Il riuscito gazebo della Lega a Chiaia.

di Carlo Alberto Paolino


Non è l’anniversario dell’ Independence Day degli Stati Uniti d’America, che legò un popolo, una nazione alla bandiera a stelle e strisce, ( rispetto ad una Italia che sventola la propria bandiera solo per il campionato mondiale di calcio e che neanche il covid ha saputo unire). E’ il giorno delle duemila piazze della Lega di Matteo Salvini, da nord a sud, per dire STOP sanatoria clandestini, STOP cartelle Equitalia e STOP vitalizi, presidi che continueranno anche nella mattinata di domenica 5 luglio. Gazebo allestiti con le proposte del Capitano mai prese in considerazione da un governo che continua la sua corsa verso il “mito della caverna”. Nella città della dea Atena Parthenos allestiti sei gazebo presidiati da una folta rappresentanza di militanti hanno raccolto adesioni e iscrizioni al Primo Partito Italiano, ascoltando istanze dei cittadini delusi da questo esecutivo e delucidando gli stessi sulle proposte della Lega che la maggior parte dei media non ha mai riportato agli onori della cronaca. I gazebo della Lega„ hanno inoltre effettuato una raccolta firme per bloccare la modifica dei decreti sicurezza, perno fondamentale per la tutela del territorio, stop ai vitalizi Insomma, la Lega – Napoli Salvini Premier c’è. Entusiasmo per il buon esito della manifestazione i presenti al gazebo allestito nella prima municipalità partenopea Chiaia Posillipo San Ferdinando. Un elogio quindi ai tanti militanti che hanno preferito di essere presenti sui vari territori tra la gente la quale ha risposto positivamente all’iniziativa della Lega. Non sono mancati commenti sull’episodio di Mondragone cittadina della provincia di Caserta all’arrivo di Salvini lo scorso 29 giugno: “ la libertà di manifestazione del pensiero ed opinione è un diritto di ogni cittadino che esprimere liberamente le proprie convinzioni e idee, sia individualmente sia collettivamente base del vivere Civile”.
Gli antagonisti non erano locali ma appartenenti a centri sociali provenienti da Napoli che nulla hanno di civile nel momento in cui le loro proteste si traducono in lanci di oggetti e provocazioni verso le forze dell’ordine.  Antagonisti che non si sono visti al gazebo della Lega a Chiaia questo sabato mattina. Era prevedibile. Dovevano recuperare dai bagordi della febbre del venerdi sera.

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