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sabato 4 luglio 2020

Fabio Sabbatani Schiuma (Riva Destra-FdI): siamo gli ultimi romantici della politica


Da martedì 30 giugno a mercoledì 1 luglio a Roma si è svolta la IV festa tricolore di Riva Destra, il movimento politico guidato da Fabio Schiuma, federato da oltre 2 anni con i conservatori e sovranisti d'Italia.
Una festa denominata Presidio di libertà, l'Italia che vogliamo alla quale hanno preso parte, in qualità di oratori delle tredici tavole rotonde tematiche deputati e senatori di Fratelli d'Italia guidati da Francesco Lollobrigida, capogruppo alla Camera dei Deputati,Lega Salvini Premier, Forza Italia e rappresentati delle forze politiche avversarie come i radicali.
Con Fabio Sabbatani Schiuma faccio il punto della situazione di questa IV festa nazionale di Riva Destra e sulle prossime iniziative che il movimento vuole prendere da qui ai prossimi mesi caratterizzati anche da un evento politico importante come quello delle elezioni regionali che vedrà italiani di sette regioni chiamati al voto per eleggere il presidente ed i consiglieri comunali.





1) Dallo scorso 30 luglio al 1 luglio si è svolta la IV Festa tricolore di Riva Destra, il movimento politico federato con i conservatori e sovranisti d'Italia che festa è stata? 


Sono state tredici tavole rotonde sui temi piu' scottanti dell'attualità', dall'economia alla giustizia, dal lavoro alla sanità, dal turismo alla movida, alla scuola, alla sicurezza e altro ancora, fino ovviamente alle prossime tornate elettorali. Le abbiamo mandate via etere tramite Radio Radicale, per un totale di 20 ore di dirette, e sui social sulle pagine Facebook de 'Il Sovranista.info', 'La voce del patriota' e 'affaritaliani.it', che rigraziamo pubblicamente. L'ospite d'onore e' stato Francesco Lollobrigida, capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera e siamo felici che con lui siano intervenuti decine e decine di parlamentari di Fratelli d'Italia. A citarli tutti servirebbe un'altra intervista pero'. Almeno pero' posso ringraziarli anche qui, come anche i militanti romani di Riva Destra guidati da Lorenzo Loiacono e la segreteria organizzativa nazionale, che hanno organizzato tutto a pennello.
 2) Questa IV festa tricolore era intitolata Presidio di libertà l'Italia che vogliamo... Ci puoi spiegare il perchè di questa scelta? 

Nonostante il Covid non potevamo mancare al nostro tradizionale e annuale appuntamento con la Festa Tricolore di Riva Destra. Farla come lo scorsa edizione, in un conference center a Roma stracolmo di persone, anche per le conclusioni di Giorgia Meloni, non sarebbe stato possibile a causa delle restrizioni da distanziamento sociale. Non era poi nel dna di una comunità militante come la nostra, muoversi solo per videoconferenza o comunque virtualmente. Abbiamo scelto una via di mezzo: fare un gazebo e stare in piazza di fronte a Montecitorio come 'Presidio di Libertà', perché anche questa e' oramai sempre più rischio, e appunto unirlo a questi dibattiti sull'Italia che vogliamo.
3) Riva Destra, movimento federato con i conservatori e sovranisti di Fratelli d'Italia che Italia vuole? Quali sono i punti cardini della sua battaglia politica che conduce insieme al movimento politico guidato da Giorgia Meloni?
Ci sono due piani che inseguiamo e proponiamo. Il primo, prettamente organizzativo, parla di un progetto, quello di Giorgia Meloni, di rendere FdI sempre piu' inclusivo, che in due anni ha oramai quadruplicato i consensi e dal 3% oggi va verso il 20%: uno schieramento popolare e di massa quindi. Non si può a nostro avviso condensare il suo perimetro elettorale nella struttura tipica del partito, che resta fondamentale e che difendiamo fino alla morte nella sua funzione indispensabile, come quando ai tempi di Fiuggi (Riva Destra nasce infatti 26 anni fa, come primo storico di Alleanza Nazionale, n.d.r.) fummo contrari allo scioglimento del Movimento Sociale Italiano. Il resto, la partecipazione, il coinvolgimento, devono avvenire anche tramite il movimentismo, l'area intorno al partito, l'orizzontalismo, le strutture parallele, che meglio raggiungono i cittadini, soddisfano le singole preferenze ideali e preservano il partito da ogni rischio di correnti e di gruppettarismo. Lo chiamiamo arcipelago intorno alla struttura, verticale e gerarchizzata, del partito. Il secondo, ovviamente, viene direttamente dal nostro nome: Riva Destra. Ecco, un partito che si apre lo fa anche nei confronti di altre esperienze, ma noi chiediamo che la barra sia saldamente tenuta a destra. Spazio agli altri, ma son loro che devono venire verso la riva destra, non noi verso il centro. La teoria delle due rive di Pinuccio Tatarella, per intenderci.
 4) Nel corso della due giorni della festa, sono stati organizzati diversi incontri tematici, convegni, tavole rotonde alle quali hanno partecipato esponenti dei 3 principali partiti che compongono il centro destra. In vista delle prossime elezioni regionali ed amministrative in che condizioni di forma hai visto il centro destra?

Se dovessi giudicare dal clima che c'e' stato tra le delegazioni di tutti i partiti che lo compongono e che sono intervenute, direi ottimo: ho visto collaborazione e unita' di intenti, dalla Lega, con l’ex Ministro Gianmarco Centinaio, la senatrice Lucia Borgonzoni e Maurizio Politi, capogruppo in Campidoglio, fino a Forza Italia con i parlamentari Maurizio Gasparri e Benedetta Fiorini; e ancora, ‘Cambiamo con Toti rappresentata dal consigliere regionale del Lazio Adriano Palozzi, responsabile organizzativo nazionale. Ci sono stati anche quelli del Partito Radicale con Giuseppe Rossodivita e l’on. Rita Bernardini, anche Presidente di Nessuno Tocchi Caino, con i quali sui temi dei diritti, della giustizia e dell'ambiente ci sono tanti punti di contatto, magari se mollassero un po' sulle droghe di stato e sull'aborto come contraccettivo in stile Bonino...Comunque non fa molto testo la nostra festa: di piu' lo fanno i fatti. Salvini si e' oramai liberato dall'innamoramento, folle, con il Movimento Cinque Stelle e Forza Italia dovrebbe accantonare per sempre l'idea delle larghe intese, del patto del Nazareno. E' sotto gli occhi di tutti che chi aveva ragione era Giorgia Meloni, che infatti viene premiata oggi per la sua coerenza e fermezza: il centrodestra ha vinto alle ultime regionali e amministrative e può  ripetersi, se e' davvero alternativo alla sinistra e al Movimento Cinque Stelle. La forma e' quindi ottima.
 5) Domenica 21 e lunedì 22 settembre i cittadini di sette regioni d'Italia saranno chiamati al voto per eleggere i nuovi presidenti di regione ed i consiglieri. Riva Destra, movimento federato con fratelli d'italia avrà propri candidati in lista? 

Avremo candidati in Veneto e nelle Marche e supporteremo comunque il partito in Puglia, ove comunque ne stiamo traghettando da altre aree politiche mediante il dipartimento nazionale di FdI, che Giorgia Meloni mi ha onorato di guidare e che si occupa di associazionismo politico. Riva Destra e' in perfetta sintonia con ogni dirigenza locale e regionale di FdI: per noi i coordinamenti regionali sono il punto di riferimento e non siamo interessati ad altro se non a dare il nostro contributo di numeri, idee e persone a favore del progetto di Giorgia Meloni. Tutti gli eletti che aderiscono , provenienti per lo piu' da liste civiche, li accompagniamo a mettersi a disposizione elettoralmente per allargare il consenso elettorale. Solo nell'ultima settimana, due consiglieri comunali ex Lega nel siracusano, e un sindaco e vicesindaco, civici, nel veronese, hanno aderito a Riva Destra. E questo grazie al portavoce Alfio Boschi, al vicesegretario Angelo Bertoglio e ai coordinatori regionali, Sandra Amato (Marche), Francesco De Noia (Puglia), Marika Diminutto (FVG), Giuseppe Fiorito (Trentino Alto Adige), Donatella Marchetti (Emilia Romagna), Marco Sarchiapone (Abruzzo), Marco Micacchi (Lazio),Massimo Romagnolo (Sicilia) e Francesco Stina' (Calabria), insieme al gruppo veneto: una comunità militante, quella di Riva Destra, composta di donne e di uomini che credono ancora nella militanza come impegno sociale. Giorgia Meloni sa che su di noi può contare a occhi chiusi e ne e' soddisfatta. Siamo tra gli ultimi romantici della politica: lealtà e onore sono nel nostro Dna.

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