Chiedo scusa ad avvocati e giornalisti. Per un disguido non certo nostro ma del Dap (Dipartimento amministrazione penitenziaria) a cui avevamo regolarmente scritto, non abbiamo ancora il video collegamento".
Con un problema, di natura tecnico, si è aperto il processo a carico di Roberto Rosso,ex assessore regionale della giunta Cirio, esponente di punta dei conservatori e sovranisti di Fratelli d'Italia, arresto lo scorso mese di dicembre 2019 per voto di scambio politico-mafioso.
Il presidente del Collegio giudicante di Asti Alberto Giannone ha comunicato in aula lo slittamento dalle 9.30 ad altro orario dell’apertura dei lavori di aula. «Purtroppo - ha chiosato - siamo in Italia».
Alla sbarra oltre a Rosso ci sono gli affiliati del “locale” di ‘Ndrangheta di Carmagnola con interessi nel cintura sud di Torino sgominato dall’operazione Carminius a cui è seguita la - collegata - indagine «Fenice» che ha portato in carcere anche Mario Burló, già vicepresidente di Pmi (Piccole e Medie imprese italiane) e main si pose comm.la sua azienda - Oj Solution - di numerose realtà sportive dal calcio al al basket fino all’hockey.
Burló è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. Alle 10.20 il collegamento video è stato ripristinato e alle 10.40 si è aperta l’udienza.
Assente dall’aula l’ex assessore di Fratelli d’Italia. Giorgio Piazzese, il suo difensore , spiega che «Se Rosso oggi non è presente, non è una mancanza di rispetto verso l'autorità giudiziaria o un atteggiamento di indifferenza al processo. Anzi, è molto attento agli sviluppi e parteciperà attivamente al dibattimento in cui confida di provare la propria estraneità all' addebito che gli è contestato. Gli abbiamo spiegato che oggi il processo non sarebbe entrato nel vivo e ha scelto di non venire perché è ancora molto provato dagli oltre 200 giorni di carcerazione preventiva che ha dovuto subire».
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