Un anno fa andava oltre Luciano De Crescenzo, filosofo, scrittore, rappresentante di quella Napoli elegante e galante che fu. Tra i tanti che hanno voluto ricordare il professore De Crescenzo, sui social network anche Severino Nappi, ex assessore regionale della giunta Caldoro, ex consigliere regionale di Forza Italia, approdato nelle file della Lega, formazione per la quale sarà candidato alle prossime elezioni di domenica 20 e lunedì 21 settembre.
Un post intitolato Napoli, l'ultima speranza per l'umanità accompagnato dal simbolo della Lega di Matteo Salvini e dal classico slogan elettorale prima gli italiani che non è piaciuto per niente alla famiglia del professore.Un nostro lettore, simpatizzante sovranista ed elettore identitario della Lega più che polemizzare con Nappi per l'utilizzo della frase del filosofo De Crescenzo per fini elettorali, in una lettera inviataci, ci ricorda quando l'allora assessore regionale Severino Nappi, firmò nel 2014 il Piano regionale sull'immigrazione che prevedeva 6 milioni di stanziamenti da parte dell'Unione Europea, al fine di creare ed incentivare occupazione lavorativa esclusivamente per i cittadini extracomunitari che si trovano in condizioni di disagio.
Dal piano regionale sull'immigrazione al prima gli italiani. E' proprio vero: come si cambia per non morire "politicamente"
Sono un simpatizzante sovranista, elettore identitario della Lega. Leggevo le polemiche nate negli ultimi giorni sulla frase del filosofo De Crescenzo utilizzata per motivi elettorali dall’ex assessore regionale del lavoro, Severino Nappi, all’epoca centrista del Popolo delle libertà e oggi in Lega. Facendo una ricerca per capire chi fosse Nappi mi sono imbattuto in un provvedimento del 2015, chiamato Piano Immigrazione della Regione, voluto dall'assessorato del signor Nappi, che prevedeva lo stanziamento di 6 milioni di Euro per quegli enti, organizzazioni e associazioni parassitarie che sullo sfruttamento dell’immigrazione campano e che il partito in cui Nappi è approdato, dice di contrastare, almeno a parole. E’ questo il sovranismo campano? E’ questa la Lega campana? Perché se così fosse, qui stiamo assistendo ad un trasformismo che servirà solo a buttare fumo negli occhi, per l’ennesima volta, a quell'elettorato che crede in un’Italia libera e sovrana. Libera sopratutto dai saltimbanchi.
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