Ha confessato di aver sottratto libri e documenti storici all'Archivio di Stato, ma si è anche difeso: "Volevo solo fotocopiarli, poi li restituivo".
Mario Borghezio, ex parlamentare europeo della Lega, è stato interrogato in procura dal pm Francesco Pelosi che lo accusa di furto e tentato furto. A novembre Borghezio era stato infatti scoperto trafugare alcuni volumi sulla razza, il nazismo e gli ebrei e sulla seconda guerra mondiale. Le indagini hanno portato alla perquisizione della sua abitazione dove sono state trovate circa 700 pagine di documenti fotocopiati.
Dopo l'avviso di chiusura indagini, era stato proprio Borghezio a chiedere di essere sentito per poter spiegare le sue ragioni. L'ex parlamentare ha quindi ammesso di aver portato i documenti fuori dall'archivio sostenendo però di averlo fatto solo per fotocopiarli per uso personale. Una tesi che non ha convinto del tutto gli inquirenti, dato che alcuni libri non sarebbero mai stati restituiti, o almeno all'Achivio di Stato non si trovano più, mentre le fotocopie trovate dimostrerebbero un sicuro passaggio nelle sue mani.
martedì 14 luglio 2020
Borghezio sotto accusa a Torino per furto di documenti all’Archivio di Stato
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di Giuseppe Parente
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