Sulla pagina Facebook di Pepito Sbazzeguti, il cui volto nelle fotografie ricorda Lucio Brignoli, già presidente dei Giovani Padani, organizzazione giovanile della Lega Nord, ex collaboratore del governatore Fontana, considerato vicino a Giancarlo Giorgetti, numero due della Lega Salvini Premier, ha rischiato l'espulsione dal principale social network per un post divertito sull'infelice uscita colorita di Mirco Moioli, team manager dell'Atalanta contro un tifoso del Napoli. Uscita della quale si è successivamente pentito, facendo pubbliche scuse.
Ho cancellato il post, la psico-polizia non tollera si usi neanche a scopo didascalico la parola te...ne. L ’algoritmo te la scova anche se la scrivi in bergamasco, giuro! La parte interessante è stata la massiccia reazione indingnità di partenopei che non conosco e con cui non sono in collegamento che si sono riversati in massa inneggiando al Covid. Per loro l’algoritmo pare tutto bene, magari anche una medaglia. È positivo comunque che tanti napoletani abbiamo trovato nei social un modo migliore rispetto alla delinquenza di strada per riempire le loro giornate ed è altrettanto positivo che siano consapevoli che qui a Bergamo abbiamo subito la pandemia cavandocela come sempre da soli perché evidentemente la frequentazione social apre loro un’orizzonte più vasto dei quartieri spagnoli. Tornando all’epiteto del dirigente atalantino, lo condividono riguardo agli scugnizzi tutti i meridionali e se glielo chiedete anche gli africani. È fattuale, direbbe l’iper-bergamasco Vittorio Feltri.
Piuttosto ora mi aspetto un’intervento almeno della Santa Sede per censurare l’immediatamente successivo rotondo bestemmione mollato dal nostro dopo aver pronunciato la parola che non si può scrivere...
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