Il collega Ernesto Ferrante, del quale sono amico da oltre un ventennio e grazie al quale ho cominciato la mia avventura di giornalista grazie a quella grande palestra di libertà chiamata Rinascita, quotidiano di Sinistra Nazionale lancia dalla sua pagina Facebook un accorato appello agli amici reali e virtuali di non farsi abbindolare dal generale Pappalardo che parte rivoluzionario e nel corso del tempo si trasforma da pompiere per poi sparire nel nulla.
Appello che pubblichiamo integralmente.
Un accorato appello agli amici reali e virtuali che in queste ore si stanno facendo "abbindolare" dal generale Pappalardo, ex presidente del COCER ed ed sottosegretario socialdemocratico del governo Ciampi: statevene a casa, dedicando tempo ed energie a cose più serie.
Sono anni che questo furbacchione si presenta come un capo-popolo in lotta contro i poteri forti nazionali e sovranazionali.Il copione è sempre lo stesso: appicca l'incendio della protesta, poi al momento decisivo si traveste da pompiere...per sparire puntualmente nel nulla.
Che le opposizioni parlamentari, in questi due mesi, siano state inefficaci e inconsistenti, è innegabile. Ma affidarsi al generale, significa rendersi complici dell'ennesima pagliacciata.
Con alcuni amici e colleghi, circa otto anni fa, girai l'Italia per dare forza e sostegno alle realtà movimentiste che avevano dato vita alla protesta dei cosiddetti "Forconi".
Sale e piazze piene, convegni con centinaia di persone, poi venne Pappalardo e finì tutto in farsa.
Stessa storia qualche anno dopo. E di pagliacciata in pagliacciata siamo arrivati a ieri.
Correva l'anno 2013 e, dopo alcuni convegni 'romani' con illustri personalità del mondo dell'Economia, su spinta di decine di compagni di viaggio in quell'avventura iniziata sulla Pontina, scrissi una sorta di 'editoriale-manifesto' di una seconda ondata che non c'è mai stata. A distanza di anni, Pappalardo è spuntato fuori ancora una volta, alla testa dei 'gilet arancioni'. Fate attenzione. È qualcosa di già visto e dal finale scontato
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